Jokic-Butler, è la finale Nba delle rivincite

Gli assi di Denver e Miami sono al vertice dopo anni di gavetta.

31 maggio 2023

Finale Nba tra Denver-Miami, ovvero Jokic contro Butler. Nikola Jokic e Jimmy Butler, due sottovalutati, con un inizio, nella Nba, tutt’altro che esaltante.

Jokic viene scelto giovanissimo, nel 2014, da Denver, ma con il numero 41. Più una scommessa che un investimento. Va un po’ meglio a Butler, indicato come numero 30, nel 2011, da Chicago.

Jokic, prima di tutto, uno che a a dispetto del fisico — 211 centimetri per 130 chili — vorrebbe fare il fantino. O il driver. La passione per i cavalli di Jokic, che è un proprietario stimato è nota.

Vanta una solida amicizia con il driver e allevatore Alessandro Gocciadoro, con il quale si sente tutti i giorni. Non bello da vedere nelle movenze, oggetto di body shaming. Quando ha 15 anni, Nikola deve quasi pregare gli amici perché lo facciano giocare, mentre oggi...

Non è che l’infanzia di Jimmy sia migliore. Anzi, forse è peggio di quella di Jokic. Butler a soli 13 anni, viene sbattuto fuori di casa dalla madre. "Non mi piace il tuo atteggiamento. Te ne devi andare", le parole della mamma. Così, a 13 anni, Jimmy si ritrova senza una alloggio. Viene ospitato ogni settimana da un amico diverso, fino a quando non trova Jordan Leslie. Una famiglia numerosa, madre, patrigno e 6 figli. I genitori di Jordan all’inizio osteggiano l’ingresso di Butler, poi alla fine si adeguano e lo trattano come un figlio acquisito. Jimmy scopre il basket e, da possibile ’teppistello’, diventa un asso Nba. Uno che in patria, fino a 15 anni non facevano mai giocare. Un altro cacciato di casa. Oggi in finale. Comunque vada a finire, avrà vinto il basket.

a. gal.

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