Vuelle Maretto: "Non decidevo io se giocare"

Il giovane talento è ora in Argentina in attesa delle convocazione nella Nazionale Under 20: "Già dall’inverno scorso mi volevano in A2"

24 maggio 2024
Vuelle Maretto: "Non decidevo io se giocare"

Vuelle Maretto: "Non decidevo io se giocare"

"Io ancora non ho parlato molto con la società, ma poi onestamente di questa cosa non vorrei dire". Octavio Maretto è il 20enne argentino che ha stupito alle finali nazionali Under 19 segnando in due gare 35 punti a botta e con i manager di diverse società di A2 che facevano la fila per andare a parlare con il suo agente, Emiliano Paparella per capire se era libero o meno.

"In questo momento sono in Argentina, mi sto allenando e non sto pensando ad altro, perché sono in attesa della convocazione della Nazionale italiana Under 20 – dice Maretto –. Se verrò convocato, dovrei tornare in Italia il 21 di giugno per iniziare gli allenamenti".

Il contratto di Maretto non è in discussione perché c’è una scrittura privata tra questo giovane talento e la Vuelle, proprio per evitare fughe: un giocatore arrivato alla Vuelle grazie all’occhio lungo di Giovanni Luminati tecnico delle giovanili. Certa è comunque una cosa: che durante il campionato alcune società di A2 lo avevano richiesto.

"Sì è vero – risponde Maretto –, avevo sentito anch’io di queste cose, ma onestamente non mi sono interessato più di tanto anche perché ero impegnato con la mia squadra e si sperava anche di poter rimanere nella massima serie".

Ad un certo punto sei anche entrato in quintetto per due volte e poi di nuovo solo panchina. Cos’hai pensato?

"A niente di particolare. Come giocatore, l’unica cosa a cui pensi è solo quella di entrare in campo e fare bene. Ma le scelte su chi gioca e chi non gioca non le facevo io, le decisioni spettavano allo staff tecnico".

Risulta anche a te che qualcuno all’interno della squadra ha sollevato un po’ di polvere quando ti hanno messo in quintetto?

"Questo onestamente non lo so, non so se qualcuno ha detto qualcosa. Ma io credo onestamente che con l’arrivo del nuovo americano, intendo Wright-Foreman, gli spazi e i tempi si siano assottigliati per cui le possibilità di entrare in campo si sono ridotte. Direi che la situazione non era facile".

Una parte del pubblico si è chiesto perché non fare giocare te al posto di Bluiett...

Rimbalza una sonora risata dall’altra parte del mondo: "Ripeto quello che ho detto prima e cioè che io ero lì per giocare, ma le scelte non spettavano a me".

Per un giocatore di scuola argentina la domanda sorge spontanea: vorresti assomigliare più a Ginobili oppure a Delfino?

Altra risata: "Qui stiamo parlando di due giocatori che rappresentano la massima espressione della scuola cestistica del mio Paese. L’unica cosa che posso dire è che uno come me deve solo guardarli e cercare di imparare il più possibile da loro".

Benché il giocatore sia vincolato alla Vuelle, sul suo futuro tecnico si conosce poco anche perché la società, pur avendo già definito le linee di successione con il rinnovo del nuovo consiglio di amministrazione, sta lavorando ora per trovare un direttore tecnico ed anche il nuovo allenatore. E cioè coloro che dovranno poi decidere come formare la squadra e nel caso specifico di Maretto anche se crederci o non crederci e quindi se il ragazzo sarà tra i primi sei-sette della nuova formazione oppure in fondo alla panchina come è accaduto quest’anno.

Ti rivedremo a Pesaro il prossimo anno?

"Di queste cose non voglio parlare ora".

m. g.

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