Acf Foligno bloccato sul pari. Il Figline chiude la porta
La partita al "Blasone" resta inchiodata sullo 0-0, assalto sterile nel finale. Manni: "Non siamo stati capaci di realizzare le tante occasioni create".
Acf Foligno
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Figline
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ACF FOLIGNO 4-3-3: L. Tognetti; Santarelli, Nuti, Schiaroli, Benedetti; Piermarini (14’ st Mancini), Ceccuzzi, Mattia (14’ st Panaioli); Khribech (14’ st Settimi), Tomass- quattri limidi occasioni per pasare ini (35’ st D’Urso), Calderini (27’ st Pupo Posada). A disp.: Lori, Cesaretti, Maselli, Di Cato. All.: Manni.
FIGLINE 4-1-4-1: Pagnini; Ciraudo (35’ st Gozzini), Francalanci, Simonti, Zellini (25’ st De Pellegrin); Degli Innocenti (19’ st Borghi); Remedi, Torrini, Milli (7’ st Bartolozzi), Ciravegna (29’ st Bruni); Mugelli. A disp.: Daddi, Nobile, G. Tognetti, Nyamsi. All.: Tronconi.
Arbitro: Chindamo di Como.
Note: spettatori 350. Ammoniti Mattia, Piermarini, Schiaroli, Ceccuzzi, Mancini, Francalanci
FOLIGNO – A negare all’Acf Foligno il desiderio per riscattare il passo falso subito il turno precedente a Montevarchi è stato il Figline. L’Acf Foligno, nella prima parte della gara è stata protagonista di una prestazione opaca al di sotto delle proprie possibilità che solo nell’ultima mezzora in virtù dei cambi e del cambio di modulo di gioco (dal 4-3-3 al 4-1-4-1 a specchio come i toscani) ha provato ad intensificare il ritmo di gioco creando tre-quattro circostanze neutralizzate dall’attenta retroguardia ospite. "Non siamo stati capaci di realizzare le tante occasioni create – ha commentato Manni – ma è doveroso riconoscere che concedere spazio all’avversario avremo corso il rischio di subire gol. Nella mezzora finale con i cambi la musica è cambiata anche se l’arrembaggio non è bastato per trovare il gol – partita". Partita che in avvio ha visto protagonista il Figline. L’Acf ha regito con Calderini, anticipato da Pagnini, con Schiaroli prima e Tomassini poi. I toscani con Mugelli creano affanno alla retroguardia biancazzurra. Nella ripresa, con l’ingresso di Pupo Posada, dopo che Remedi in piena area ha graziato Tognetti, l’Acf ha sfiorato con Panaioli il vantaggio (conclusione ravvicinata finita addosso al portiere) e poi con un paio di occasioni di D’Urso non ha trovato lo spiraglio per castigare il portiere ospite.
Carlo Luccioni
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