Ancona, a Lucca i tre punti valgono doppio. Una vittoria è oro per risollevare la classifica

Il successo per la squadra di Colavitto manca ormai da un mese: di fronte una formazione che ha rallentato ma è in semifinale di Coppa

21 dicembre 2023
Ancona, a Lucca i tre punti valgono doppio. Una vittoria è oro per risollevare la classifica

Ancona, a Lucca i tre punti valgono doppio. Una vittoria è oro per risollevare la classifica

di Gianmarco Minossi

L’operazione Lucchese è entrata nel vivo in casa Ancona: prosegue la marcia di avvicinamento della squadra di Gianluca Colavitto alla sfida del Porta Elisa, in programma domani alle 18.30. La vittoria che manca da ormai un mese obbliga i biancorossi a tornare da Lucca con i tre punti in tasca, o almeno con un pareggio. Di fronte, due formazioni che non stanno certamente passando un periodo roseo: già detto dell’Ancona, è infatti da registrare che i toscani sono reduci da due partite senza vittoria, anche se lo scorso 6 dicembre hanno espugnato il Partenio di Avellino in Coppa Italia e ora affronteranno il Padova in semifinale (l’altra gara tra Catania e Rimini, ndr). Insomma, l’urgenza di vincere ce l’hanno sicuramente i dorici, ma anche le Pantere, se vogliono tornare in orbita playoff. Da dove ripartire, allora? Sicuramente dal primo tempo della sfida contro il Pescara, una frazione nella quale, al netto del gol del pareggio subito, si è vista un’Ancona arcigna e determinata, che nei primi venti minuti di gioco ha creato non poche difficoltà all’avversario. In questi ultimi due anni, la formazione di Colavitto si è rivelata vera e propria bestia nera della Lucchese: tra campionato e playoff infatti, su cinque incontri disputati, il bilancio è di due vittorie biancorosse e tre pareggi, l’ultimo dei quali pesantissimo. Lo scorso 11 maggio, in occasione del primo turno dei playoff contro i rossoneri, una rete di Mondonico all’ultimo secondo regalò la qualificazione al turno successivo all’Ancona allora allenata da Marco Donadel. Altri interpreti, certo, ma le statistiche recenti giocano certamente a favore dei dorici. Di contro, una Lucchese che soffre di un’anemia da gol (media 0,8 a partita e quarto peggior attacco del girone) e di un’identità perduta. Già, perché la sua iniziale immagine si è a poco a poco sbiadita, a causa sicuramente di una serie di infortuni, per le troppe gare ravvicinate, ma anche per il cambiamento tattico adottato specialmente nell’ultimo periodo. L’ultimo esempio si è avuto a Carrara, quando, con Tiritiello, Benassai e Merletti a disposizione, il tecnico Gorgone ha riproposto la difesa a tre con Gucher al centro, consegnando di fatto le chiavi del centrocampo al giovane, ma inesperto Djbril, poi sostituito nella ripresa. In precedenza Gorgone, dopo aver "sposato" l’iniziale e prolifico 4-2-3-1 è passato, forse anche per necessità, al 4-3-3. Comunque sia questo continuo cambiamento di modulo e di uomini ha finito per pesare, in qualche modo, sul rendimento della squadra, che dopo la vittoria dell’Arezzo nel posticipo contro il Perugia è scivolata fuori dalla zona playoff. Una Lucchese che dovrà certamente fare a meno del suo giocatore più rappresentativo, che risponde al nome di Francesco Fedato, il quale è stato sottoposto a un intervento in artroscopia alla caviglia destra presso lo studio del dottor Massimiliano Mosca a Bologna. Un’assenza pesante, ma è bene tenere a mente che anche all’Ancona mancheranno i tre squalificati Cella, Gatto e Martina. Una cosa è certa: chi perde passerà un brutto Natale e, vista la classifica attuale, la banda di Colavitto non può proprio permetterselo.

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