Ancona: stipendi non pagati e futuro incerto, convocato consiglio direttivo
Problemi finanziari per l'Ancona: stipendi di marzo non pagati e consiglio convocato per discutere il futuro della società.

Stefano Marconi e Massimiliano Polci allo stadio all’inizio della stagione: ora i giocatori chiamano in causa loro per gli stipendi non pagati
La squadra difende il quinto posto grazie al pareggio ottenuto a Fossombrone, ma non sarà una bella Pasqua. Perché gli stipendi relativi al mese di marzo, che di solito la società corrisponde il 15 o il 16 del mese successivo, non sono stati pagati. Scenario che, peraltro, il Resto del Carlino aveva già preventivato nei giorni scorsi. Dopo la partita di giovedì, infatti, alcuni giocatori avrebbero telefonato direttamente ai soci Marconi e Polci per sollecitare i pagamenti e anche per questo il presidente Antonio Recchi ha convocato il consiglio direttivo, fissandolo per martedì pomeriggio nella sede della Criluma.
Molti dei punti all’ordine del giorno sono gli stessi del precedente direttivo, e come in quell’occasione vanno sottolineati due aspetti: il primo è quello dei 300-400mila euro che mancano al completamento della stagione - la cifra è variabile in funzione di eventuali nuovi ingressi di sponsor -. Il secondo è la programmazione per la prossima stagione ma, contemporaneamente, anche la richiesta avanzata da Guerini, Ancarani e Gadda di avere in mano, sin da subito, la gestione di tutta la società, con lo stesso Vincenzo Guerini presidente.
Di fatto questo significherebbe un ridimensionamento, se non addirittura un’uscita di scena, dell’attuale presidente Recchi. Intanto c’è l’urgenza di pagare gli stipendi, oltre a tutte le fatture che restano da saldare e alle problematiche che ne conseguono, visto che la realtà che gestisce l’impianto di Collemarino avrebbe dato un ultimatum all’Ancona per l’utilizzo del campo da parte del settore giovanile. Nel corso del direttivo saranno analizzati tutti i costi sostenuti finora e quelli cui la Ssc Ancona dovrà fare fronte da qui alla fine della stagione e l’eventuale ripartizione tra i soci.
Per quanto riguarda gli stipendi, però, patron Marconi, che nei giorni scorsi ha affermato di non voler mollare ma anzi, di rilanciare il suo ruolo di socio forte, e che è in contatto con Mario Russo per aprire all’imprenditore le porte della società, avrebbe rassicurato tutti che provvederà egli stesso. Un passo importante, anche in vista delle ultime due partite di campionato, perché in questo "tutti contro tutti" la squadra ha assoluto bisogno di rassicurazioni. Intanto il sindaco Daniele Silvetti dovrebbe incontrare mercoledì prossimo a Roma un potenziale investitore insieme a Recchi ed Egidi, forse lo stesso Russo, per cercare avere conferme definitive sul suo interesse a investire nel calcio anconetano.
Giuseppe Poli
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