Sinfonia Atalanta, vince 6-1 contro lo Young Boys regalandosi l’ennesima notte europea da sogno

A Berna è quasi un’amichevole. Dea è imbattuta con 11 punti, altrettanti gol segnati e appena uno subito

di FABRIZIO CARCANO
26 novembre 2024
SWITZERLAND SOCCER

I giocatori dell'Atalanta celebrano la vittoria

Bergamo, 26 novembre 2024 – Sinfonia Atalanta. Sei gol segnati in una trasferta di Champions, con un punteggio tennistico che ricorda le imprese di Sinner. Decima vittoria, con due pareggi in mezzo, nelle ultime dodici partite tra serie A e Champions. Dove la Dea è imbattuta e adesso ha un invidiabile classifica da 11 punti, con altrettanti gol segnati e appena uno subito. Non era scontata alla vigilia la vittoria sul campo sintetico dello Young Boys fanalino di coda a zero punti, una squadra che un mese fa aveva fatto soffrire l’Inter che si era imposta 1-0 solo nel tempo di recupero: l’Atalanta con una superiorità totale, atletica, fisica, tecnica e tattica, l’ha resa una passeggiata, una sgambata, quasi un’amichevole.

Dea, quarta temporaneamente, che ora vede sempre più vicina la possibile qualificazione diretta agli ottavi di finale e intanto ha già messo in cassaforte i playoff, che rappresentavano l’obiettivo minimo dei nerazzurri. Che stanno volando grazie a un gioco perfetto, a una chimica di squadra, che permette di inserire ogni partita diversi interpreti (stavolta Brescianini e Cuadrado), e ad un attacco stellare. In una serata in cui Gasperini ha fatto riposare la sua stella Lookman (oltre a Ederson squalificato) a prendersi la scena sono stati un immenso Charles De Ketelaere, mattatore assoluto della serata elvetica con tre assist e due gol, e Mateo Retegui, con i suoi primi due gol internazionali, per arrivare a quota 14 nel bottino realizzativo dei primi tre mesi stagionali.

Ma c’è stata gloria realizzativa anche per il gladiatore Kolasinac e per il gioiellino Samardzic autore del 6-1. Dea che incanta, che vince e convince, che sta costruendo l’approdo diretto tra le prime 16 della Champions e saltare i playoff significherebbe non avere gare europee a febbraio e poter rifiatare dando tutto in campionato. Ennesima notte europea da ricordare per l’Atalanta, per il suo condottiero Gasperini e per un gruppo rinnovato in parte ma rimasto identico per carattere e qualità a quello del trionfo di maggio di Dublino. E adesso la Dea sogna di prendersi lo scalpo anche del Real Madrid, atteso tra due settimane a Bergamo nella bolgia del Gewiss.

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