Atalanta, Lookman di nuovo “on fire“. E Gasp si gode un tridente da paura
Un mese fuori, poi super prova contro la Fiorentina insieme a CDK e Retegui: Bergamo sogna aspettando l’Arsenal
Un gol dei suoi, con serpentina, dribbling ubriacanti, finte e tiro secco. Un assist, tante giocate da applausi. E un’altra rete sfiorata. L’Atalanta ha ritrovato il suo ‘Lookman on fire’, il giocatore che fa la differenza. L’ha fatta contro la Fiorentina, trascinando il tridente nerazzurro e innescando anche i compagni di reparto Retegui (quattro gol in quattro gare) e De Ketelaere. Adesso tutti sperano che possa farla anche giovedì sera in Champions, contro l’Arsenal. Fuori un mese esatto, dalla finale di Supercoppa a domenica, fuori per le prime tre gare di campionato, dopo la scelta di auto sospendersi alla vigilia della trasferta di Lecce, in attesa di una possibile offerta faraonica del Psg. Offerta che l’Atalanta avrebbe respinto, non avendo nessuna intenzione di cedere il suo fuoriclasse. Parentesi ormai chiusa: Lookman è tornato in gruppo già prima della sosta per le nazionali, che ha poi utilizzato, giocando due gare e segnando due gol con la Nigeria, per rimettersi nella migliore condizione ed essere pronto all’appuntamento con la Fiorentina, un delle sue vittime preferite, contro cui ha segnato quattro gol in cinque incroci finora.
E adesso l’Arsenal, quasi un derby per lui cresciuto a Londra, ma soprattutto una vetrina internazionale per provare a mettersi ancora in luce e a scalare, a suon di gol e assist, le graduatorie dei 30 candidati al pallone d’oro. Candidatura, la sua, figlia della tripletta nella finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen: realisticamente è difficile pensare chepossa portarsi a casa l’ambito premio. Più realistico che possa imporsi nel pallone d’oro africano, premio conquistato lo scorso anno dal connazionale Osimhen, dopo lo scudetto con il Napoli, e prima ancora da giocatori mitologici come N’Kono, Milla, Madjer o Weah e nell’ultimo ventennio da star come Drogba, Adebayor, Yaya Touré, Salah e Mané. I tanti gol realizzati in questo 2024 con la Nigeria (tre in coppa d’Africa a gennaio, due al Benin la scorsa settimana) e i tanti gol realizzati a Bergamo, soprattutto nelle coppe europee, potrebbero spianargli la strada al titolo di ‘Calciatore africano dell’anno’, a coronamento di un percorso di crescita clamoroso in maglia nerazzurra. Fino all’estate 2022 era considerato un talento incompiuto - con soli 17 gol segnati in sei anni con Everton, Fulham, Lipsia e Leicester - prima di esplodere con la Dea: 33 reti in un biennio, grazie alla fiducia dell’ambiente atalantino e all’intuizione tattica di Gasperini di avvicinarlo alla porta, sfruttando le sue doti tecniche. Nelle ultime due stagioni a Bergamo ha segnato 15 e 17 gol, tra serie A e coppe, ma quest’anno Lookman può puntare ai 20, che però potrebbero addirittura non bastare per essere il miglior marcatore dell’Atalanta, pensando ad un Retegui che sta viaggiando a un gol a partita.
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