L’Atalanta paga gli impegni ravvicinati: a Cagliari arriva il secondo ko in quattro giorni

I “titolari” arrancano a causa del calendario serratissimo. Dea tradita dai cambi: negativo l’impatto nella ripresa di Bakker, De Ketelaere e Toure’. Dopo la sconfitta a Firenze, arriva il 2-1 a Cagliari

di FABRIZIO CARCANO -
7 aprile 2024
La delusione dei giocatori dell'Atalanta dopo il gol del 2-1 di Viola

La delusione dei giocatori dell'Atalanta dopo il gol del 2-1 di Viola

L’Atalanta inciampa per la seconda volta consecutiva in quattro giorni, pagando dazio ad un calendario troppo intenso. Terza partita in otto giorni, terza in un ciclo di nove gare in ventotto giorni. Ritmo difficile da sostenere, anche a livello mentale. Tra quattro giorni c’è la trasferta ad Anfield Road, in casa del Liverpool, con un’attesa che forse ha già distratto una Dea sotto tono a Cagliari per settanta minuti, dopo un avvio positivo coronato dal gol del vantaggio di Scamacca dopo 12 minuti e da un paio di occasioni di Lookman per il possibile raddoppio. Poi solo Cagliari, che ha dominato fisicamente, arrivando prima su ogni pallone, vincendo praticamente ogni contrasto e ogni recupero, spostando la bilancia, che a livello di talento era nettamente pendente a favore dei bergamaschi, con l’energia, la grinta, la voglia. I vari Nandez, Deiola, Dossena, Sulemana, erano ovunque, erano sempre su ogni pallone: con attaccanti di valore il Cagliari avrebbe potuto fare di più, un po’ come la Fiorentina (forte però dalla cintola in giù’) mercoledì a Firenze in un 1-0 che è andato stretto ai viola e ha permesso ad una Dea in difficoltà di limitare i danni nell’andata della semifinale di coppa Italia. Ma le tossine di Firenze quattro giorni dopo si sono fatte sentire a Cagliari. Dove alcuni titolari hanno faticato, forse appunto stanchi dopo la Fiorentina, forse già con la testa a Liverpool, vedi Koopmeiners. Ma ad affossare la Dea sono stati i cambi: Bakker è entrato malissimo e infatti Gasperini lo ha sonoramente bocciato, togliendo a cinque minuti dalla fine, De Ketelaere praticamente non pervenuto, Toure’ ha fatto solo errori, nel tiro e poi commettendo una serie di falli che hanno spezzato il gioco a favore del Cagliari. E dietro è mancato Hien, tenuto a riposo, in una difesa dove ha faticato il capitano Toloi, che non giocava da titolare da cinque mesi, suo malgrado ultimo uomo sia sul primo che sul secondo gol cagliaritano. Giornata no per la Dea che adesso, con una partita casalinga da recuperare contro la Fiorentina, ha un ritardo di otto punti dal quarto posto del Bologna e di cinque punti dal quinto della Roma.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su