Com’è profonda l’Atalanta: il pareggio con il Bologna viene dalla panchina

Samardzic segna, Zaniolo e Pasalic entrano a marce alta: Gasp riacciuffa i felsinei con i cambi. La Dea ai punti avrebbe meritato la vittoria

di FABRIZIO CARCANO
28 settembre 2024
Lazar Samardzic esulta dopo il gol

Lazar Samardzic esulta dopo il gol

Bologna, 28 settembre 2024 – Un buon punto e più di qualche rimpianto per l’Atalanta in un vero confronto Champions a Bologna. La Dea muove la classifica, sale a 7 punti, resta nella scia delle prime quattro, tornando dal Dall’Ara con un pareggio conquistato al 90’ grazie ad un siluro di Samardzic che vale un punto che pesa, che rende un bicchiere, pieno a metà per il risultato, sicuramente più pieno per le cose buone mostrate dai nerazzurri, per il carattere dimostrato, per la lucidità anche nell’assalto finale, per le tante opzioni offensive a disposizione di Gasperini.

Che ha ritrovato quell'energia dei suoi giocatori che era mancata contro il Como e l’ha raddrizzata con i cambi, con la spinta dei nuovi entrati: Zaniolo, che ha impattato benissimo, Pasalic, che ha colpito un palo, e Samardzic, che con la sua saetta l’ha pareggiata all’ultimo giro di lancette.

Nel pugilato ai punti questa partita l’avrebbe vinta la Dea, con due pali colpiti, con un paio di occasioni clamorose sciupate di un nulla: più Atalanta che Bologna che però ha giocato in dieci per 40 minuti (espulso Lucumì) e di più non poteva fare, se non resistere in inferiorità numerica fino al fischio finale.

La saetta di Samardzic ha infranto il bunker bolognese quando stava per iniziare il recupero, ma ormai era troppo tardi per vincerla. Facendo la tara con il valore di un avversario da Champions come il Bologna è un punto positivo, buono per concentrarsi da domani sulla trasferta di mercoledì in Germania a Gelsenkirchen sul campo dove giocano gli ucraini dello Shakhtar.

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