Un punto tra i rimpianti. Djimsiti illude l’Atalanta. Maripan e un rigore parato fermano i bergamaschi
La squadra di casa domina a lungo e passa di testa grazie al centrale albanese. Pari del Toro al primo affondo, Milinkovic-Savic respinge un penalty di Retegui. Infortuni per Kolasinac e Scamacca, proteste della Dea per le decisioni arbitrali.

La squadra di casa domina a lungo e passa di testa grazie al centrale albanese. Pari del Toro al primo affondo, Milinkovic-Savic respinge un penalty di Retegui. Infortuni per Kolasinac e Scamacca, proteste della Dea per le decisioni arbitrali.
di Fabrizio CarcanoBERGAMOLe fatiche europee e le troppe assenze frenano l’Atalanta, bloccata in casa dal Torino per 1-1 e penalizzata da una serie di defezioni. Zappacosta out per influenza, Carnesecchi bloccato da un problema agli adduttori, Kolasinac costretto a uscire alla mezz’ora per il flessore e il rientrante Scamacca ko per un problema muscolare al quadricipite. Pareggio che va stretto ai bergamaschi, che a fine gara con Gasperini hanno polemizzato per due episodi arbitrali (un gol annullato a Bellanova e un rigore non concesso), dopo aver dominato tatticamente, costruendo di più, ma senza riuscire a concretizzare nell’area avversaria, fallendo anche un rigore ad un quarto d’ora dalla fine con Retegui, murato da uno strepitoso Milinkovic-Savic. Il 28enne portiere serbo, già protagonista nel successo granata ad agosto per 2-1 - con la parata di un altro rigore a Pasalic - nel secondo tempo ha fatto la differenza, fermando l’attacco nerazzurro, rimpolpato per l’assalto finale dal rientro, con un paio di settimane di anticipo rispetto alle previsioni, di Gianluca Scamacca. L’attaccante è di nuovo in campo 178 giorni dopo la rottura del legamento crociato, ma esce al fischio finale zoppicando per un risentimento al quadricipite che potrebbe bloccarlo per una decina di giorni. In mattinata la Dea aveva ufficializzato l’arrivo dal Monza per 13 milioni di euro di Daniel Maldini, altro rinforzo offensivo immediato in un febbraio in cui mancherà anche Lookman.
Le giocate dell’anglo-nigeriano sono mancate, e tanto, in questo pareggio sotto la pioggia, su un campo pesante, contro un Torino ben organizzato. Primo tempo noioso per quasi 35 minuti, con gli ospiti bravi a spezzare il gioco atalantino, che produce cross e corner ma senza vere conclusioni. Al 21’ Bellanova, ex di turno, segna ma con sospetto tocco di mano rilevato dal Var che annulla la rete. La Dea continua a pressare e passa al 34’, corner di Bellanova e in area svetta imperioso Djimsiti per l’1-0. Vantaggio che dura appena quattro giri di lancette. Alla prima vera discesa, Vlasic si procura una punizione e Lazaro pennella per Maripan, che irrompe e insacca di testa complice una dormita collettiva della retroguardia nerazzurra. Ripresa con il Torino subito pericoloso in contropiede con Adams, ma da quel momento inizia il monologo atalantino, con Gasperini che protesta per un possibile fallo di mano in area granata al 55’ e aumenta la trazione offensiva inserendo Cuadrado, Pasalic e Samardzic. Nerazzurri in pressing, fino al rigore procurato da Retegui al 74’ su trattenuta di Tameze. Dal dischetto l’argentino calcia debolmente e Milinkovic-Savic è abile a respingere. Finale con la Dea all’assalto e due palloni buoni per un Pasalic impreciso, poi una girata di testa di Scamacca, ma Milinkovic-Savic arpiona ogni pallone. Dalla curva atalantina volano insulti razzisti ("Zingaro") e bicchieri di plastica sull’estremo difensore e lo speaker richiama i tifosi bergamaschi, prima che la partita scivoli verso un recupero senza emozioni.
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