Una domenica choc per l’Atalanta . E ora due mesi di fuoco per la Dea
Il rinvio della sfida con la Viola disegna un nuovo tour de force fra campionato, Europa League e Coppa Italia
Una brutta domenica per Bergamo. Perché il dramma del direttore generale viola Joe Barone ha riportato a galla incubi non lontani. Uno su tutti, quel maledetto pomeriggio di marzo di sei anni fa in cui all’esterno del Gewiss Stadium, due ore prima di Atalanta-Sampdoria, rimbalzò la terribile notizia della scomparsa a Udine del capitano della Viola, Davide Astori, ragazzo bergamasco che non aveva mai vestito la maglia nerazzurra neanche a livello giovanile ma era amato da tanti tifosi orobici.
Una tragedia quella di Astori che colpì Bergamo. Domenica di incredulità e dispiacere per i tifosi atalantini: la partita con la Fiorentina è una delle più sentite e tese dell’anno, diventata rovente negli ultimi anni per una serie di episodi di campo e fuori, da un discusso rigore su Chiesa nell’ottobre 2018 con conseguente dichiarazioni al vetriolo di Gasperini che lo definì un simulatore, generando nelle gare successive ondate di pesantissimi insulti contro il tecnico nerazzurro. Insulti altrettanti pesanti poi rivolti dalla tifoseria bergamasca allo stesso Chiesa, quindi a Vlahovic e al portiere Terracciano.
Tensioni in campo e fuori, comunicati polemici tra i due club, ripetute accuse pubbliche del patron viola Commisso contro il pubblico bergamasco. Ma il dramma di Barone ha spento le polemiche e la rivalità: i 15mila tifosi atalantini già entrati al Gewiss, o ancora all’esterno, hanno accolto senza problemi la notizia della sospensione prima e dell’annullamento poi del match annunciato dall’altoparlante, quando si era già capito che non si sarebbe giocato: il pullman della Fiorentina non era nemmeno venuto allo stadio, la squadra era rimasta in hotel a Grassobbio, e solo un primo bus di tifosi ospiti era stato trasbordato dalle forze dell’ordine dal parcheggio esterno al casello autostradale fino al settore ospiti.
Per quanto riguarda la data del recupero dipenderà dal passaggio del turno di Atalanta e Fiorentina nelle rispettive competizioni europee. Ora la Dea rifiaterà fino a mercoledì, poi allenamenti senza 14 nazionali e dal 30 marzo alla ripresa a Napoli un tour de force impressionante, giocando sempre due volte alla settimana. La Dea scenderà a Firenze mercoledì 3 aprile per la gara d’andata della semifinale della Coppa Italia, poi ci sarà il ritorno a Bergamo il 24 aprile.
In mezzo giovedì 11 e 18 le sfide internazionali contro il Liverpool: le eventuali semifinali si giocherebbero il 2 e il 9 maggio.
In campionato domenica 7 la trasferta a Cagliari, il 14 la gara interna con il Verona, il 21 il derby lombardo a Monza, quindi il 28 aprile la sfida casalinga contro l’Empoli a chiudere aprile.
A maggio la trasferta a Salerno il 5, il 12 il big match al Gewiss contro la Roma, il 19 la discesa a Lecce e poi all’ultima il 26 in casa contro il Torino.
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