Una notte da Dea sulle Ramblas. Atalanta all’esame del Barcellona: "Ci farà capire quanto siamo forti»

Gasperini e il sogno di entrare direttamente agli ottavi: "Dobbiamo vincere, un pari non basterebbe. Ma a me interessa di più confrontarci con l’unica big che non abbiamo mai incontrato prima" .

di FABRIZIO CARCANO
29 gennaio 2025
Gian Piero Gasperini, 67 anni, ha costruito il miracolo Atalanta negli anni

Gian Piero Gasperini, 67 anni, ha costruito il miracolo Atalanta negli anni

Servirà un’impresa stasera all’Atalanta per entrare tra le prime otto di Champions. Dea a caccia di un risultato positivo nella bolgia di Montjuic, nel vecchio stadio delle Olimpiadi del 1992 che ospita il Barcellona (in attesa della fine dei lavori di ristrutturazione del Camp Nou) già qualificato agli ottavi di finale con 18 punti. Un pareggio, che porterebbe a quota 15, potrebbe anche bastare ai nerazzurri, avendo una differenza reti di più 14, ma una vittoria garantirebbe la sicurezza dell’ingresso tra le prime otto.

Sarebbe un traguardo insperato a inizio stagione, quando l’obiettivo, già raggiunto, era un posto nei playoff. "Siamo già ai playoff, ce lo siamo conquistati facendo un bel percorso. Forse guardando indietro con il Celtic, il Real e l’Arsenal potevamo avere un punto o due in più, ma siamo soddisfatti", ha spiegato nella conferenza stampa della vigilia il tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini.

Ricordando: "L’unico risultato che ci garantirebbe l’ottavo posto è vincere, nemmeno il pari sarebbe sufficiente, ma per me è molto più importante giocare contro il Barcellona, che incontriamo per la prima volta: delle big d’Europa è l’unica che mancava. È quella più bella da vedere, per come gioca da sempre, per le capacità realizzative che ha dimostrato quest’anno. Per noi è importante misurarci con questo tipo di squadra per capire quanto siamo competitivi".

Atalanta scortata da 2860 tifosi bergamaschi che gremiranno il settore ospiti, ma priva del suo cannoniere europeo Ademola Lookman, 4 gol in 6 gare in questa Champions, fermato da un infortunio al ginocchio rimediato lunedì pomeriggio in allenamento: una distorsione con una lesione di primo grado all’inserzione distale del legamento collaterale laterale del ginocchio destro. Diagnosi di recupero intorno ai 20-25 giorni.

L’anglo nigeriano salterà almeno le prossime tre giornate di campionato, lo scontro in coppa Italia martedì prossimo contro il Bologna e gli eventuali playoff di Champions. Un’assenza pesantissima, da aggiungere a quella di Scamacca anche lui out per almeno altre tre settimane, che potrebbe spingere la dirigenza nerazzurra a dare l’assalto a Giacomo Raspadori, per cui il Napoli tratta solo una cessione definitiva a 25 milioni, o al 21enne francese Rayan Cherki, che il Lione valuta intorno ai 18 milioni.

Nelle ultime ore però è cresciuta l’ipotesi del 33enne Stephen El Shaarawy, lanciato quindici anni fa al Genoa dallo stesso Gasperini, in scadenza di contratto con la Roma che però non vorrebbe privarsene fino a giugno. Gasp avendo solo tre attaccanti di ruolo dovrebbe optare per il modulo con il trequartista, con l’esperto Pasalic favorito su Samardzic, e davanti De Ketelaere e Retegui, con Zaniolo alternativa per la ripresa. In mediana De Roon e Ederson, dietro Hien si occuperà del cannoniere Lewandowski e Kolasinac di Rapinha.

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