Accuse di corruzione per il caso Negreira: il Barcellona potrebbe chiudere

Il club è ufficialmente indagato per i soldi versati all’ex arbitro: il giudice potrebbe disporre il sequestro di tutti gli impianti e dello stadio. Uefa in attesa come per il caso della Juventus

29 settembre 2023
Sandro Rosell, a sinistra, è uno degli ex presidenti del Barcellona indagati

Sandro Rosell, a sinistra, è uno degli ex presidenti del Barcellona indagati

Barcellona, 29 settembre 2023 – Non c’è solo la Juventus, a dover fronteggiare processi che escono dall’ambiente puramente sportivo. In Spagna sono diffusi i timori che il Barcellona, fresco di scudetto dopo aver ricostruito anche il bilancio in seguito alla partenza di Messi, stia addirittura rischiando la bancarotta e la chiusura. Uno scenario catastrofico e forse esagerato, ma i fatti sono abbastanza precisi: al momento il club è indagato per corruzione dal giudice istruttore Joaquín Aguirre, che indaga sul caso Negreira e ha emesso un’ordinanza nei confronti della società e degli altri indagati, tra cui li ex presidenti Sandro Rosell e Josep María Bartomeu.

Il reato non è solo sportivo, ma penale, perché secondo Aguirre la Federcalcio spagnola, da cui dipende la Commissione Tecnica di Arbitraggio di cui Negreira era vicepresidente, all'epoca dei fatti "esercitava funzioni pubbliche".

Un’ulteriore tempesta scuote le fondamenta della federazione spagnola, dopo il caso Rubiales. La Guardia Civil ha perquisito la sede della Federazione (Rfef) cercando documenti utili alle indagini. Il giudice attribuisce un reato continuato di corruzione passiva a Enríquez Negreira e al figlio Javier Enríquez, mentre il Barça e i suoi dirigenti sono accusati di corruzione attiva.

Negreira è un ex arbitro professionista che ha ricevuto 1.4 milioni di euro (tra il 2016 e il 2018) tramite la società Dasnil 95, da parte del Barcellona. Che cosa rischia il club? Secondo El Mundo, potrebbe addirittura sparire in caso di condanna perché "come persona giuridica, dovrebbe essere punito con una multa compresa tra il triplo e cinque volte il profitto ottenuto, che dovrebbe essere calcolata sui profitti realizzati nei titoli conseguiti nei 18 anni di competizioni presumibilmente adulterate”. Il giudice potrebbe anche chiedere “la chiusura dei locali, dello stadio, la sospensione dell'attività, l'interdizione dalle competizioni e addirittura lo scioglimento". A livello sportivo invece l’Uefa, come nel caso della Juventus, sta attenendo l’esito del processo per decidere se sospendere il Barça dalle competizioni europee.

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