Basket, Eurolega: Mirotic e Causeur fanno la voce grossa. Il derby di coppa tra Milano e Bologna è dell'Olimpia

Milano batte la Virtus Bologna 99-90

di MATTEO AIROLDI -
31 ottobre 2024
Nikola Mirotic

Nikola Mirotic

Milano, 31 ottobre 2024 – È l’EA7 Emporio Armani Milano a prendersi il primo derby italiano d’Eurolega della stagione dopo aver battuto tra le mura amiche dell’Unipol Forum la Virtus Segafredo Bologna per 99-90 e averla lasciata sul fondo della classifica in coabitazione con l’Alba Berlino, sconfitta oggi dall’Efes. Un derby che, per le tante assenze da una parte e dall’altra (fuori Shields, Diop e McCormack per l’Olimpia e il duo Pajola-Hackett per la Virtus), si preannunciava in tono minore e che invece sul parquet ha regalato tante emozioni: dominando a rimbalzo (40-24 il computo delle carambole in favore dei biancorossi che hanno chiuso con un 15-3 sotto le plance d’attacco) e speculando sulle basse percentuali al tiro di Bologna, Milano nei primi 20’ ha saputo tenere sotto controllo i ritmi di gara ed è schizzata a +17. La grande precisione in lunetta ha però tenuto in vita una Virtus che dopo l’intervallo ha sprigionato tutta la sua energia e, sulle ali di Belinelli, ha piazzato un 11-1 di parziale che l’ha portata in vantaggio. Toccato anche il +6, gli uomini di Banchi hanno poi dovuto fare i conti con il poderoso rientro di Milano che nel quarto quarto non ha fatto sconti e, trascinata da Mirotic e Causeur, si è definitivamente ripresa l’inerzia del match. Sono 21 i punti nel tabellino dell’ala di passaporto spagnolo che ha raccolto anche 13 rimbalzi, mentre il veterano francese si è spinto fino a quota 18 e 6 rimbalzi. A dar loro man forte ci hanno poi pensato uno Zach Leday da 19 punti e un chirurgico Stefano Tonut (14 punti con 1/1 da due e 4/5 da tre). Alla Virtus non sono invece bastati i 46 punti dell’accoppiata Shengelia Belinelli (rispettivamente 25 e 21) e la doppia doppia di Matt Morgan (11 punti e 10 assist).  

La cronaca della gara

Mani decisamente fredde in avvio per la Virtus Segafredo che fallisce le prime sei conclusioni tentate, ma Milano punisce solo parzialmente i bianconeri, i quali trovano il primo canestro dopo quasi 5’, quando Tucker muove la retina da oltre l’arco. Per riaccendersi, Milano ha bisogno dei punti di Mirotic e di un Caruso molto presente sotto i tabelloni, che lanciano il nuovo allungo dell’Olimpia che chiude il primo quarto con un tesoretto di sette punti di vantaggio (21-14). Proprio il lungo ex Varese in avvio di seconda frazione abbatte il muro della doppia cifra di vantaggio (25-14) e alimenta la corsa di una Milano che prende via via sempre più quota: Tonut e le giocate d’esperienza di Causeur fanno il resto e di conseguenza l’asticella del vantaggio dei padroni di casa lievita fino a raggiungere le diciassette lunghezze (40-23). Dall’altra parte, invece, la Virtus arranca litigando con le percentuali nel pitturato (6/16 da due per i bianconeri nei primi 20’), ma riesce a compensare queste difficoltà con una straordinaria precisione in lunetta (14/15 ai liberi iniziale): uno Shengelia sempre solido e i liberi realizzati da Belinelli, Tucker e Clyburn permettono infatti alla Segafredo di limitare sensibilmente i danni in un finale di tempo spezzettato dalle revisioni arbitrali al monitor e di rientrare negli spogliatoi a metà gara in singola cifra di svantaggio (44-35). La pausa di metà gara ha effetto balsamico per gli uomini di Banchi che ritornano sul parquet con rinnovata aggressività e tutt’altro piglio rispetto a quello mostrato nei 20’ iniziali: due triple ravvicinate di Belinelli lanciano infatti la riscossa dei felsinei che piazzano un parziale di 11-1 e sul libero di Morgan mettono la testa avanti per la prima volta nella gara. Gli ospiti prendo sempre più fiducia e puniscono una Milano troppo passiva, spingendosi al +6 alimentato da Polonara e costringendo Fioretti a rifugiarsi in un timeout (49-55). Un minuto di sospensione da cui l’Olimpia esce rimanendo aggrappata al match grazie alle triple di Mirotic e Tonut. A completare l’opera, nonostante gli errori dall’arco di Dimitrijevic, ci pensano LeDay e Causeur che permettono all’EA7 di riportarsi in testa. L’ultima parola del terzo quarto spetta però a Toko Shengelia che, raccolto il perfetto scarico di Cordinier, manda a bersaglio una tripla pesantissima, la quale permette alla Segafredo di entrare nel quarto conclusivo sul +1 (66-67). Milano incassa e con la quarta tripla realizzata su altrettanti tentativi da Stefano Tonut rimette la testa avanti. È però con il quintetto senza centri puri e la ritrovata aggressività difensiva che l’EA7 costruisce le sue fortune, imbrigliando nuovamente l’attacco di una Segafredo che via via scivola nuovamente a -9 sotto o colpi di Dimitrijevic e LeDay (82-73). I cinque punti ravvicinati di Morgan e Shengelia tengono vive le speranze di una Bologna che però poi naufragano definitivamente quando Mirotic e Causeur salgono in cattedra e firmano le giocate che spingono l’Olimpia verso il successo.

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