Agenda Bologna, Thiago fissa le priorità: "Prima la Champions, poi parliamo di futuro"

Domani la gara di Napoli decisiva per il quarto posto: "Vogliamo raggiungere questo obiettivo, ma la viviamo senza pressioni"

di MASSIMO VITALI -
10 maggio 2024
Agenda Bologna, Thiago fissa le priorità: "Prima la Champions, poi parliamo di futuro"

Agenda Bologna, Thiago fissa le priorità: "Prima la Champions, poi parliamo di futuro"

"Prima la Champions e poi il futuro". A tre curve dallo striscione dell’arrivo Thiago Motta non può certo permettersi di invertire l’ordine dei fattori. Semmai avrebbe potuto farlo mesi fa, quando la Champions appariva solo un miraggio dorato, non certo ora che il traguardo è portata di mano. Pardon: di vittoria. In città lo sanno anche i muri che se i rossoblù tornassero dal viaggio di domani in casa Napoli con i tre punti in tasca e domenica notte la Roma dovesse perdere o pareggiare sul campo dell’Atalanta la certezza del posto in Champions verrebbe sancita dall’aritmetica.

"Può succedere, perché no – dice Motta –. Abbiamo già scritto la storia di questo club e adesso c’è la possibilità di andare in Champions, che è un obiettivo che vogliamo raggiungere. Ma senza pressioni".

Vecchio cavallo di battaglia del tecnico, che da un po’ di tempo a questa parte legittimamente rimarca come siano le concorrenti più blasonate ad avere l’ossessione della Champions, non certo un Bologna costruito, nella migliore delle ipotesi, per una salvezza tranquilla con eventuale (molto eventuale) vista sulla Conference League. E allora: "Quella che hanno costruito i miei giocatori è già una stagione fantastica, a prescindere da come finirà. Al quarantesimo chilometro della nostra maratona arriviamo molto bene, liberi di testa e freschi di gamba: ma soprattutto senza pressioni. Del resto non siamo il Real Madrid di Ancelotti, che ogni anno comincia la stagione con l’obiettivo di vincere la Champions".

E la citazione dello squadrone del suo ex maestro, ammirato nella semifinale di ritorno di Champions vinta col Bayern Monaco mercoledì notte al Bernabeu, gli serve per marcare tutta la distanza tra una vigilia serena e una piena di tensioni: "Carlo è un maestro nell’assorbire tutte le tensioni senza trasmetterle ai suoi calciatori – argomenta il tecnico rossoblù –: io però sono in una situazione completamente diversa. In questo momento ho zero pressioni, proprio perché nessuno a inizio stagione poteva immaginare che a tre giornate dalla fine saremmo stati in corsa per la Champions. Le pressioni le avevo in ritiro, in rapporto a quelli che erano i nostri obiettivi, non certo oggi: mi vedete, sono sereno". E giù un sorriso a trentadue denti a certificarlo.

Mercoledì a Casteldebole c’è stata la visita del cittì azzurro Spalletti. "Abbiamo parlato dei ragazzi che hanno la possibilità di andare in nazionale – rivela Motta –. E l’ho ascoltato tantissimo, perché è importante prendere spunti da chi ha fatto una grande carriera". E adesso Napoli. "A parte un cambio è la stessa squadra che ha vinto lo scudetto – azzarda Motta a proposito degli azzurri di Calzona –. Ma non chiedetemi che cosa non ha funzionato quest’anno: ne ho già abbastanza di pensare alla mia squadra".

Guai ricordargli che con lo Spezia a Napoli fu corsaro grazie a un colpo di mano del destino: "Se mi dici che quel giorno sono stato fortunato mi offendo...". Il destino in rossoblù invece presto verrà rivelato: "Quando ci saranno novità ve le comunicheremo". Ma questa l’avevamo già sentita.

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