Bologna, destinazione Champions. El Azzouzi riaggancia la Lazio,. Zirkzee è il predestinato del gol

I rossoblù raggiungono e ribaltano la squadra di Sarri: il sogno della Grande Coppa è più vicino che mai. Il marocchino pareggia, poi il solito Joshua firma la vittoria che vale il quarto posto in classifica.

19 febbraio 2024
El Azzouzi riaggancia la Lazio,. Zirkzee è il predestinato del gol

El Azzouzi riaggancia la Lazio,. Zirkzee è il predestinato del gol

LAZIO

1

BOLOGNA

2

LAZIO (4-3-3): Provedel 4,5, Lazzari 6 (32’ st Pellegrini 5), Patric sv (11’ pt Casale 5), Gila 6, Marusic 5,5, Guendouzi 6, Cataldi 5, Luis Alberto 6 (32’ st Kamada sv), Isaksen 7 (20’ st Pedro 5), Immobile 6 (20’ st Castellanos 5), Felipe Anderson 5. (33 Sepe, 35 Mandas, 23 Hysaj, 56 Napolitano, 28 Andrè Anderson, 70 Fernandes). All: Sarri.

BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski 7, Posch 6, Beukema 7, Lucumi 5,5, Kristiansen 6,5 (40’ st Calafiori sv), El Azzouzi 7 (20’ st Aebischer 6), Orsolini (40’ st Lykogiannis sv), Ferguson 7, Fabbian 6 (28’ st Urbanski 6), Saelemaekers 5,5 (20’ st Ndoye 6), Zirkzee 7,5. (23 Bagnolini, 34 Ravaglia, 4 Ilic, 29 De Silvestri, 16 Corazza, 6 Moro, 10 Karlsson, 21 Odgaard). All: Motta.

Arbitro: Maresca di Napoli.

Reti: pt 18’ Isaksen, 39’ El Azzouzi, st 33’ Zirkzee.

Note: ammoniti Fabbian, Cataldi, El Azzouzi, Marusic per gioco scorretto.

dall’inviato

Gianmarco Marchini

C’è un grande prato verde dove più che speranze, nascono certezze: il Bologna di Thiago Motta è una solida meraviglia che può puntare alla Champions. Sul prato dell’Olimpico chi avrebbe mai pensato di vedere Joey Saputo pazzo di gioia correre con il sorriso e i pugni chiusi alla Gianni Morandi? E’ successo al fischio finale, quando il patron rossoblù si è unito alla festa per la vittoria in rimonta sulla Lazio. Verrebbe da dire un’altra impresa, se non fosse che la vera impresa adesso la devono fare gli altri quando incontrano il Bologna. A Roma arriva la quarta vittoria di fila in campionato che vale il decollo a 45 punti con l’Atalanta destinazione Europa, mentre le altre a terra si fanno puntini sempre più piccoli. La Fiorentina è a meno sette, la Lazio a meno otto, il Napoli a meno nove. Giusto la Roma di De Rossi (41) prova a restare in scia. Certo, la classifca è ancora in bozza causa Supercoppa, ma a tredici giornate dalla fine la sensazione netta è che solo il Bologna possa buttare via il suo sogno. E francamente non si vedono ragioni perché accada. Anzi, l’Olimpico certifica la grande maturità della squadra di Thiago che sa stare dentro qualunque partita. Questo Bologna cambia senza snaturarsi mai, ha il suo calcio interiorizzato, endemico, a prescindere da chi gioca. Può avere dei passaggi a vuoto, come quello con cui Lucumi al 18’ apparecchia l’1-0 di Isaksen, ma non va mai alla deriva. Certo l’inizio contro Sarri, come all’andata, è tormentato: i biancocelesti trovano tanto campo libero nel 4-1-4-1 rossoblù, con El Azzouzi un po’ abbandonato davanti alla difesa tipo avamposto nel deserto. E mentre Skorupski, rilanciato titolare, tiene in piedi la baracca, Ferguson e compagni non cambiano spartito, non arretrano di un centimetro. Sono addirittura quattro i rossoblù sul confine dell’area laziale quando al 40’ Provedel pasticcia con i piedi, regalando a Fabbian il pallone che El Azzouzi trasforma nel pari. L’episodio cambia l’inerzia, anche se prima dell’intervallo c’è spazio per un salvataggio di testa di Lucumi su Guendouzi e per le proteste laziali su un contatto Ferguson-Isaksen. Il rigore non c’è, la Lazio non c’è più, si perde nel suo isterismo (Sarri aspetta l’arbitro Maresca nel tunnel). A un certo punto, da copione, il diesel di Thiago comincia a carburare calcio e la ripresa cambia colore. La panchina toglie ai biancocelesti (Pedro e Castellanos impalpabili) e dà ai rossoblù: Ndoye, Aebischer, Urbanski, Calafiori e Lykogiannis imprimono la spinta decisiva. Il match-point, però, spetta ai predestinati: e Zirkzee modestamente lo nacque. Suo il 2-1 con un destro volante all’angolino. Robe che si vedono giusto negli spot sulla Champions.

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