Bologna-Frosinone, l’accento sul gol. Sfida tra i maghi Zirkzee e Soulé. I due talenti con un futuro da big

L’olandese e l’italo-argentino sono le giovani stelle che stanno trascinando le loro squadre in questo avvio. Entrambi a quota 2 gol ed entrambi con gli occhi delle grandi puntati addosso: oggi è un duello nel duello. .

di MASSIMO VITALI -
22 ottobre 2023
Sfida tra i maghi Zirkzee e Soulé. I due talenti con un futuro da big

Sfida tra i maghi Zirkzee e Soulé. I due talenti con un futuro da big

Quando Joshua Zirkzee ad aprile entrando in campo nella ripresa della sfida vinta con l’Atalanta incantò il Gewiss Stadium con le sue giocate Giancarlo Marocchi nello studio di Sky esaurì la scorta di tutti i possibili elogi. Sintesi estrema: "Questo ragazzo con la palla fa cose difficili anche solo da immaginare". Come ha dimostrato anche il gol del 2-2 segnato all’Inter prima della sosta. Matias Soulé ha impiegato ancora meno a stregare il calcio italiano: da Allegri a Di Francesco, passando per il cittì azzurro Spalletti, non c’e n’è uno che non voglia averlo con sé e gli preconizzi un futuro di gloria. Nelle prime 8 giornate le accelerazioni del classe 2003 argentino, i suoi dribbling, i suoi gol (2) e i suoi assist (1) ne hanno fatto il giocatore-copertina di un Frosinone che sta stupendo, in positivo, tutti gli addetti ai lavori. Zirkzee ha 22 anni, due in più di Soulé, e fin qui, in 686 minuti di campionato (contro i 502 dell’argentino), ha prodotto lo stesso fatturato dell’attaccante di Mar del Plata: 2 gol, un assist e un’infinità di cose buone che oggi non fanno sentire a Motta il peso di aver lasciato partire in estate il totem Arnautovic. Bologna-Frosinone è anche la sfida di due dei talenti che meglio rappresentano la meglio gioventù di Motta e Di Francesco: una garanzia di presente spettacolare e insieme una promessa, succulenta, di futuro. Con una differenza sostanziale: Zirkzee è di proprietà del Bologna mentre Soulé è un calciatore della Juventus, dirottato in prestito in Ciociaria. Quanto ai ruoli, l’olandese che un falso nove e un ‘quasi dieci’ che svaria su tutto il fronte d’attacco, così a suo agio con la palla tra i piedi che a volte cerca la rifinitura per il centravanti vero che in questo Bologna non c’è.

Soulé, dotato di un piede mancino mortifero, ha invece la sua mattonella d’elezione sulla corsia destra (piede invertito come Orsolini), che è il territorio da cui partono le incursioni verso la porta avversaria. Il dribbling è la sua specialità, ma il repertorio è così ricco che due anni fa il ct dell’Argentina Scaloni lo convocò per due volte in nazionale, pur senza farlo scendere in campo. Ed è qui che si è accesa la lampadina nella testa di Spalletti. In virtù della norma che consente a un calciatore che fino ai 21 anni non abbia debuttato con la propria nazionale di scegliere una seconda opzione, Spalletti ha ammesso: "Soulé sta facendo benissimo ed è nel nostro mirino". E’ anche nel mirino della Juventus, proprietaria del suo cartellino, che sta valutando di anticipare a gennaio il rientro del prestito. Zirkzee e Soulé, diamanti grezzi affidati agli ‘orefici’ Motta e Di Francesco. Oggi, sul prato del Dall’Ara, chi ne ha di più lo dimostri.

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