Bologna cade 0-2 col Genoa, il terzo posto è una chimera

L’addio commosso di Thiago Motta: grazie a giocatori e tifosi. Fabbian colpisce di testa un palo, ma non basta a fare paura ai padroni di casa che negli ultimi minuti sfiorano il 3-0

di GIANMARCO MARCHINI -
24 maggio 2024
L'abbraccio a fine partita tra Motta e i giocatori del Bologna (foto Schicchi)

L'abbraccio a fine partita tra Motta e i giocatori del Bologna (foto Schicchi)

Bologna, 24 maggio 2024 – Nelle orecchie ancora la musichetta della Champions, nelle gambe e nella testa la stanchezza che scende di colpo una volta tagliato il traguardo. Il Bologna saluta questo campionato da Champions con una sconfitta fin troppo umana in casa del Genoa. Un 2-0 senza inizio e senza storia a Marassi.

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Thiago Motta si congeda così con un ko, nell’indifferenza dei mille tifosi rossoblù che dal settore ospiti non gli riservano alcun tipo di messaggio d’addio, mentre al fischio finale i suoi giocatori lo festeggiano in cerchio, a testimonianza di un rapporto forte alla base di questa stagione incredibile, consegnata alla storia. Thiago andrà alla Juventus, molto probabilmente, lasciando il Bologna davanti al portone dell’Europa più nobile: se si presenterà da terzo, quarto o quinto della classe, lo diranno a questo punto la Juventus (domani contro il Monza) e l’Atalanta (domenica con il Torino e poi il 2 giugno nel recupero con i viola).

Il Genoa ha sconfitto il Bologna: il gol di Vitor Vitinha
Il Genoa ha sconfitto il Bologna: il gol di Vitor Vitinha

Quel che è certo è che i rossoblù chiudono a 68 punti, dopo che l’anno scorso aveva issato la bandierina a 54, vetta più alta dell’era Saputo. Una crescita enorme, un upgrade pazzesco, risultato di una filiera dove tutto ha funzionato alla perfezione. Si ripartirà da tante certezze, ma anche dalla grande incognite di chi raccoglierà l’eredità pesantissima di Motta. I prossimi giorni, da questo punto di vista, saranno febbrili. Anche perché, neanche il tempo di far calare il sipario che è già tempo di allestire la nuova stagione.

Doveva servire anche in questa prospettiva, la partita di Marassi. Stravolto il Bologna che per settantatrè minuti aveva annichilito la Juventus: fuori Skorupski, Calafiori, Posch, Kristiansen, Freuler ed Aebischer, e dentro i vari Ravaglia, Moro, El Azzouzi, Fabbian e Castro per mettere minuti ed esperienza nel loro motore. C’erano, a onor del vero, anche i più navigati Saelemaekers e Orsolini, volenterosi solo nelle intenzioni, ma mai nella pratica. La partita la vince chi semplicemente aveva più motivazioni. E non è un caso che a segnare siano Malinovskyi e Vitinha, in cerca di gloria nell’ultima partita di campionato. Un gol per tempo a cui il Bologna non riesce mai a replicare, con il solo Fabbian capace di impensierire Leali, spaventandolo con un palo nel primo tempo che avrebbe potuto regalare il pareggio.

Tolto lui, i rossoblù di Thiago vagano senza metà e senza convinzione, con Santiago Castro che si gioca male la seconda gara da titolare, dopo il gol contro la Juventus. Tutta esperienza per il ragazzino argentino, che si fa notare giusto per un giallo ingenuo di proteste. Si rivede persino Karlsson, dopo undici panchine di fila: venti minuti più recupero per un dieci che sarà da recuperare nella prossima stagione.

Le lacrime d’addio di Thiago Motta

"Oggi abbiamo chiuso un ciclo bellissimo con emozioni e sensazioni uniche. Conta poco perché. Non voglio dimenticare nessuno, chi è andato via e chi è rimasto con me in questi due anni – ha detto l’allenatore a chiusura della sua esperienza in rossoblù, visibilmente commosso – . Voglio ringraziare pubblicamente i tifosi che hanno sostenuto questa squadra in casa e in trasferta. Insieme a loro ringrazio tutti i giocatori per il lavoro, importante, dal primo all'ultimo giorno. Ci siamo trattati con impegno e rispetto ed abbiamo portato il Bologna il più in alto possibile. I ragazzi hanno fatto cose straordinarie. A Bologna lascio amore, passione, ambizione ma soprattutto il rispetto che ho avuto per questi giocatori che ho avuto il privilegio di allenare. Voglio bene ad ognuno di loro. Se lo meritano. Li ringrazio tutti. Sono stato padre, amico, fratello più grande, sanno che potranno contare sempre su di me”.

Il tabellino

Genoa – Bologna 2-0 (1-0)

Genoa (3-5-2): Leali (40' st Sommariva), Cittadini (31' st Matturro), Vogliacco, Vasquez, Sabelli (18' st Spence), Malinovskyi (18' st Strootman), Frendrup, Thorsby, Martin, Gudmundsson, Vitinha (31' st Ekuban). (1 Martinez, 5 Bohinen, 10 Messias, 13 Bani, 19 Retegui, 30 Ankeye, 47 Badelj, 55 Haps). All.: Gilardino.

Bologna (4-1-4-1): Ravaglia (40' st Bagnolini), De Silvestri (40' st Corazza) , Beukema, Lucumì, Lykogiannis, Moro, Orsolini(15' st Odgaard), El Azzouzi, Fabbian (15' st Urbanski), Saelemaekers (25' st Karlsson), Castro ( 28 Skorupski, 3 Posch, 4 Ilic, 5 Soumaoro, 8 Freuler, 11 Ndoye, 15 Kristiansen, 20 Aebischer, 33 Calafiori).All.: Thiago Motta Arbitro: Santoro di Messina.

Reti: nel pt: 13' Malinovskyi. Nel s.t. 14 Vitinha.

Angoli: 6 a 3 per il Bologna

Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: El Azzouzi per gioco falloso, Castro per proteste, Leali per comportamento non regolamentare. Spettatori: 32255 di cui paganti 4478 e abbonati 27777.

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