Bologna, la meglio gioventù. Zirkzee-Fabbian ribaltano il Cagliari La prima vittoria con vista sul futuro

Incrocio dei pali di Karlsson al via, poi Luvumbo sfrutta un erroraccio di Beukema e batte Skorupski. Nella ripresa Joshua fa 1-1, Orso sbaglia un rigore, 2-1 all’89’ del baby ex Inter con l’aiuto di Radunovic.

di GIANMARCO MARCHINI -
3 settembre 2023
Zirkzee-Fabbian ribaltano il Cagliari  La prima vittoria con vista sul futuro

Zirkzee-Fabbian ribaltano il Cagliari La prima vittoria con vista sul futuro

di Gianmarco Marchini

Il calcio è un piccolo grande Big Bang che spesso si consuma in pochi attimi. Pochissimi quelli con cui Di Bello e il Var domenica scorsa hanno generato il caos negando al Bologna l’evidenza di un rigore e la probabilissima vittoria in casa della Juventus. Appena tre, invece, i minuti che impiega Giovanni Fabbian per entrare nella partita e nella storia. Incredibile la notte dell’ex enfant prodige della cantera interista che fino a ieri aveva un minuto di serie A nelle gambe (allo Stadium, sette giorni fa) e nemmeno una pagina Wikipedia in italiano. Si riempirà in fretta quel curriculum, se il ragazzo saprà mantenere la metà delle aspettative che lo hanno accompagnato fin qui.

Si dirà che quel gol lì, regalato dallo sciagurato portiere dei sardi Radunovic, l’avrebbe segnato chiunque. Eppure da queste parti ne abbiamo vista di gente presentarsi in ritardo all’appuntamento con la storia. Non Fabbian, che si fa trovare lì quando il pallone scivola via incredilmente via dalle mani del gigante serbo. E’ la fortuna (meritata) dei predestinati. Come lui, ma anche come Thiago. Serviva la prima vittoria ieri contro il Cagliari, per muovere bene la classifica e per non caricare la sosta di troppa pressione. E’ vero, complessivamente non è stato un Bologna bello e convincente come allo Stadium, ma nella partita con il Cagliari ci sono tante chiavi di lettura positive. Intanto, i nuovi sembrano qui da anni: Ndoye e Karlsson ispirati, il debuttante Kristiansen decisivo. Segno di un coro talmente ben orchestrato da assorbire subito le nuove voci. Poi colpisce la capacità di reagire con i nervi e le idee al pari crudele di Torino. Non era scontato, specie per come si apparecchia la serata, iniziata con un bel piglio (incrocio dei pali di Karlsson al 7’), ma messa in salita dall’erroraccio di Beukema capitalizzato da quel piccolo diavolo di Luvumbo. Così al 22’, senza neanche aver capito come, il Bologna si ritrova sotto di un gol. Lì comincia un’altra gara, ancor più dura perché i sardi la mettono sul fisico: le sportellate di Dossena dietro, quelle di Petagna davanti e poi palla lunga per Luvumbo.

Sembra una notte maledetta, specie quando al 30’ Karlsson e Zirkzee si vedono negare il gol da due miracoli di Radunovic. Ed è qui che il Bologna si dimostra maturo: nel saper gestire il nervosismo da svantaggio. Il Cagliari rientra dagli spogliatoi senza Nandez e Petagna (acciaccati) e perde sostanza, il Bologna ritrova la qualità: Kristiansen (tra i migliori per distacco) serve a Zirkzee l’assist per la girata dell’1-1 (14’) con la netta complicità di Radunovic. La rete arma la voglia di rimonta e l’impressione chiara, poi confermata dai fatti, è che il Bologna questa gara la porterà a casa. Anche quando Orso calcia sulla traversa il rigore conquistato da Kristiansen (mani di Di Pardo su cui Orsato non sbaglia), perdendo la fascia di capitano (per Posch) e la mira (primo penalty fallito dopo nove segnati di fila). Il Bologna resta con la testa nella gara, anche se Luvumbo fa tremare il Dall’Ara con un cross su cui Sulemana (35’) fallisce il colpo a porta aperta. Dall’urlo di paura all’urlo di gioia: quella di Fabbian, appunto, quando al 90’ mancano pochi secondi. A questo Bologna, invece, manca solo il tempo di coltivare i frutti del mercato. Mai sosta fu più propizia. Appuntamento lunedì 18 a Verona.

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