Bologna, la prova del 9. Thiago punta tutto sul talento di Zirkzee per non fermarsi più

A Joshua è chiesta concretezza, la squadra cerca il nono risultato utile di fila

di MASSIMO VITALI -
28 ottobre 2023

L’8 maggio, nell’ultimo incrocio col Sassuolo al Mapei Stadium (finito 1-1), Zirkzee dalla panchina vide cose che noi umani non possiamo nemmeno immaginare: Aebischer centravanti. Arnautovic, ancora convalescente, quella notte entrò in campo solo nella ripresa. E anche in quella circostanza Joshua restò a guardare. Anche oggi l’universale Aebischer al Mapei Stadium ci sarà: ma nel suo ruolo naturale di centrocampista.

Il ruolo naturale di un centravanti, ancorché atipico come Zirkzee, resta invece quello di uomo deputato a fare gol. Negli occhi dei tifosi rossoblù, una marea festante di ottomila anime che oggi invaderà lo stadio di Reggio Emilia tornando a invocare quell’Europa che a Casteldebole continuano a guardare un po’ in cagnesco, c’è ancora il gioiello firmato da Joshua sul prato del Meazza nel sabato del 2-2 in rimonta con l’Inter (era il 7 ottobre).

La sostanza però è che in nove giornate di campionato da titolare, nel ruolo di Centravanti Unico impostogli dalla scelta di affiancargli come alternativa (fin qui solo virtuale) quel Van Hooijdonk che Motta ha arruolato causa forza maggiore, Zirkzee fin qui ha segnato 2 gol: il primo al Dall’Ara col Cagliari, il secondo in casa Inter.

Ecco perché oggi che il Bologna è a caccia della sua prima vittoria in trasferta (a dispetto di un Mapei travestito da Dall’Ara) per Zirkzee sarà una prova del nove. Perché va bene essere un dieci camuffato o, come vuole l’attuale vulgata, un talentuoso ‘nove e mezzo’ capace di aprire spazi per compagni di reparto e centrocampisti.

Resta il fatto che il centravanti di una squadra che mira a posizioni di classifica finalmente più ambiziose, con buona pace dei cultori della cooperativa del gol, deve anche saperla buttare dentro con una certa frequenza.

A ben vedere quella di oggi è la prova del nove per tutto il Bologna: dopo una striscia di otto risultati utili Motta al Mapei proverà infatti a infilare un’altra perla alla collana. L’ultimo che ci riuscì, nel 2008-2009, fu Mihajlovic, che al debutto assoluto da allenatore sulla panchina rossoblù infilò una striscia di 9 risultati utili: 2 vittorie e ben 7 pareggi, che in quei giorni gli valsero il soprannome di ‘MihajloviX’. A proposito di segno X: se il Bologna uscisse da Reggio Emilia con un altro pareggio, in aggiunta ai quattro raccolti nelle prime quattro trasferte di campionato, centrerebbe un filotto di 5 segni X lontano da casa mai raggiunto nella propria storia in avvio di stagione.

Più della statistica peseranno però le scelte di Thiago. Il tecnico, che ieri dopo un mese di stop ha ritagliato di nuovo a Posch un posto tra i convocati, può contare anche sul recupero di Kristiansen, ma non è scontato che decida di panchinare il funzionale Lykogiannis degli ultimi tempi. Esiste dunque la possibilità concreta che Motta confermi l’undici che ha steso il Frosinone. Con Saelemarkers ‘tuttocampista’ della fase offensiva e Orsolini che se la vedrà con Berardi nell’eterno duello in chiave azzurra.

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