Da Thiago ai big, futuro congelato. L’Europa sarà decisiva per le scelte

Trattative e rinnovi si discuteranno a fine campionato: da Casteldebole chiusura agli altri club e agli agenti

di MARCELLO GIORDANO
19 marzo 2024
Da Thiago ai big, futuro congelato. L’Europa sarà decisiva per le scelte

Da Thiago ai big, futuro congelato. L’Europa sarà decisiva per le scelte

Patto per l’Europa: prima il finale di campionato e poi i discorsi sul futuro, con tecnico e calciatori. Anche perché il futuro è adesso e con la Champions e l’Europa a portata di mano, il salto di qualità non è mai stato così vicino. E allora tutti concordi: di quello che sarà il futuro se ne parlerà a fine stagione. Salvo sorprese, non ci saranno incontro tra la dirigenza rossoblù e l’entourage di Thiago Motta per riparlare del contratto in scadenza al 30 giugno. Non ora, non in questa sosta: e probabilmente non fino a quando il destino della squadra non sarà chiaro e certificato dall’aritmetica.

Attorno le squadre si muovono e rumors sono incessanti: come se si avesse la sensazione che a fine stagione la squadra rossoblù potrà essere smembrata e le big potranno prendersi i pezzi migliori a prezzo di saldo. Ma la dirigenza ha già fatto sapere che non parlerà nè con altri club nè con i procuratori dei rossoblù. Non ora. E a quanto pare, dal tecnico ai calciatori, sono tutti concordi: prima il campo e l’obiettivo sportivo, tutti gli altri discorsi arriveranno a seguire, anche se è ovvio che il destino di Thiago potrà influenzare tanti discorsi anche di mercato e di giocatori rossoblù che piacciono alle big, da Zirkzee a Ferguson, da Calafiori a Lucumi, passando da Kristiansen e Saelemaekers, in prestito con diritto di riscatto da Leicester e Milan. Ma a influenzare sarà prima di tutto il campo: perché l’eventuale Champions e i proventi che ne derivano cambierebbero i contorni della vicenda, considerato che ci sono calciatori come Calafiori e Ferguson che guadagnano 400 e 500mila euro a stagione su cui si potrebbero fare ragionamenti di adeguamento, in caso di Europa e di permanenza di Thiago Motta. Trattando ora ci sarebbe il rischio di distrazioni, di passare il messaggio che il destino dei singoli conti di più del campo e del gruppo. Ci sarebbe pure il rischio, qualora non si arrivasse a una fumata bianca, di una fumata nera deleteria. E allora, conta solo il domani: conta la Salernitana. E conteranno prima di tutto le ultime nove giornate: conta il sogno europeo, il sogno Champions che sta diventando realtà.

E’ un patto non scritto, che è stato sancito a Casteldebole: lasciare le chiacchiere fuori dal campo e dalla testa, per quanto possibile. Che le sirene stiano suonando lo ha lasciato intendere Ferguson, intervistato da Sky nei giorni scorsi: "Penso che nella vita bisogna essere sempre aperti mentalmente anche perché già quando ero in Scozia all’Aberdeen ero abituato ad essere accostato ad altri club, che fossero in Inghilterra o in Scozia. E’ una situazione che è diventata familiare, che ho imparato a gestire. Devo essere aperto a tutte le opportunità che mi possono capitare, ma non ci penso troppo". Non ora. Prima il finale di campionato, poi il futuro di Motta, dal quale dipenderanno parzialmente anche le future scelte di calciatori e club.

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