"Da Zirzkee voglio di più Non penso a Psg o Nizza"
Motta concentrato sul presente: "La mia testa solo alla Roma. Mou è un maestro". Poi consiglia Dominguez: "Lui sa cosa penso, ora deve prendere una decisione".
di Massimo Vitali
Il futuro? "Un club serio come il Bologna bisogna che lo programmi al meglio e per tempo". Dominguez? "Mi dispiacerebbe perderlo, ma dipende tutto da lui". Zirkzee? "Deve fare la differenza tutti i giorni e questo non l’ho visto". Chi l’ha detto che Motta è un allenatore restio a lanciare messaggi in sala stampa? A dire il vero lo dicono tutti.
Anche se ieri, antivigilia della sfida con la Roma del suo ex maestro Mourinho, Thiago ha fatto un’eccezione. A proposito di Mou: da Motta ieri messaggi per tutti e una lettera piena d’affetto per il suo ex allenatore all’Inter, avversario domani sera al Dall’Ara alla guida della Roma.
"Mourinho è una persona molto diretta e giusta: valori importanti nel calcio come nella vita", pennella il tecnico rossoblù. Ma la carne al fuoco è tanta. Innanzitutto quattro partite da affrontare di nuovo col piede premuto sull’acceleratore, cosa che non sempre è accaduta nelle ultime cinque uscite che hanno fruttato solo 3 punti. "La vittoria è importantissima e lavoriamo tutti i giorni per raggiungere quell’obiettivo – dice Thiago –. Ma per arrivarci dobbiamo metterci tutti quel qualcosa in più".
Intanto domani c’è un bel ‘qualcosa’ in meno: la difesa titolare. Tra Posch squalificato, Soumaoro lungodegente, Kyriakopoulos alle prese con la labirintite e Lucumì rispedito in Colombia perché nelle prossime ore diventerà padre, c’è poco da stare allegri. Frase fatta: "Sarà un’opportunità in più per chi fin qui ha giocato di meno". Non è invece una frase di circostanza la ‘spazzolata’ a Zirkzee, vittima di una panchina punitiva al Mapei Stadium. Thiago tutto d’un fiato: "Joshua è un investimento importante del club e ha una grandissima responsabilità. Non è un giocatore a cui dobbiamo dare il tempo di adattarsi: no, deve entrare in un collettivo che funziona e fare la differenza tutti i giorni, anche in allenamento. E io questo non l’ho visto".
Motta ha visto invece un Arnautovic un po’ spremuto dopo i venticinque minuti di Reggio Emilia: "La domanda sulle condizioni di Arnautovic me l’aspettavo.... Non giocava da quattro mesi, dopo la partita era un po’ stanco. Bisogna aspettare che ritrovi la forma". Arna titolare domani sera? Possibile, ma complicato. Zirkzee richiamato a parole ma ‘nove’ con la Roma? E’ un’ipotesi. Barrow rimesso al centro? E’ un’ipotesi ancora più verosimile. La formazione, a centrocampo e in attacco, resta un rebus: il futuro di Dominguez pure. "E’ un giocatore importante per noi e mi dispiacerebbe perderlo – dice il tecnico –. Sta parlando con il club (per il rinnovo di contratto, ndr) e il mio consiglio gliel’ho dato: però adesso decidere è una responsabilità sua". Dominguez resta tra color che son sospesi: in fondo come Thiago. "Indipendentemente da tutto – dice l’allenatore – una società seria come il Bologna deve programmare al meglio e per tempo l’anno prossimo, con ambizioni chiare e obiettivi realistici". E’ un’apertura a restare o un po’ di sana melina?
Intanto a Parigi scrivono che il Psg continua a strizzargli l’occhiolino e L’Équipe ieri scriveva anche di un interesse forte e concreto del Nizza. Perentorio: "Sono concentrato solo sulla Roma. Domenica affrontiamo una squadra forte e dobbiamo fare una grande prestazione".
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