De Silvestri in conferenza: "Escluso dalla lista? Ci sono rimasto male, ma posso essere utile lo stesso». Lollo non finisce mai in fuorigioco: "Troverò il modo di dare una mano»
Lollo De Silvestri, escluso dalla lista Uefa, resta un punto di riferimento per il Bologna, pronto a contribuire anche fuori dal campo con impegno e coesione per il successo della squadra.
Tirava il gruppo, e ne era un faro, con Sinisa, lo ha fatto con Thiago e continua a farlo oggi che l’inquilino della panchina è Vincenzo Italiano. Lollo De Silvestri per il Bologna c’è stato, c’è e ci sarà (in futuro, dietro una scrivania, con un ruolo da dirigente già scritto). C’è perfino in sala stampa Lollo, anche non ci sarà in Champions, escluso dalla lista Uefa. E questa per l’uomo delle mille battaglie è una ferita, se non aperta, difficile da cicatrizzare. "Dal lato professionale – ammette Lollo – uno ci resta male ma mi sono talmente integrato in questo gruppo che sono sicuro di poter dare una mano a questi ragazzi anche senza scendere in campo. Questo perché mi sento bolognese a tutti gli effetti e vedo qualcosa di più profondo, oltre al campo. Vedere anche solo il pallone della Champions è emozionante ma ho già spostato il focus su come posso aiutare la squadra".
Facile a dirsi: con l’esempio. Ma anche col legittimo orgoglio di chi, la scorsa stagione, ha portato il proprio prezioso contributo al raggiungimento della qualificazione alla Champions. "Dopo sessant’anni siamo nell’elite d’Europa – rimarca il concetto De Silvestri – e il primo sentimento che provo è l’orgoglio per aver centrato questo traguardo". A seguire ci sono gli occhi puntati sul Dall’Ara. "Sono curioso di vedere come risponderà lo stadio", dice il terzino rossoblù, che dello stadio, inteso come cornice, questa sera farà parte dal momento che non potrà essere protagonista in campo. Ma ci sono tanti modi di essere protagonista e De Silvestri in questi anni ne ha scelto uno tutto suo: tutor del gruppo, cicerone dello spogliatoio, ‘facilitatore’ per i nuovi arrivati nel far breccia nel Mondo Bologna. "Devo solo continuare ad essere me stesso – dice lui – continuando a fare quello che ho sempre fatto: dare il massimo quando sono chiamato in causa per giocare e fare la stessa cosa quando si tratta di aiutare un compagno con una buona parola e con l’esempio".
Altro non v’è, se non le due parole chiave che hanno fatto la fortuna del Bologna di Motta e che adesso si spera che possano aiutare a crescere anche il Bologna di Italiano. "Impegno e coesione", scandisce i concetti De Silvestri. "La coesione del gruppo la scorsa stagione ci ha portato a centrare questo storico traguardo e non mancherà nemmeno quest’anno". E pazienza se Lollo in Champions tiferà da fuori. Ci sono gol invisibili che un calciatore può segnare. E quelli di De Silvestri valgono doppio.
m. v.
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