E’ ballottaggio aperto per il vice Joshua: ieri provati entrambi i nuovi arrivati, ma il danese si è inserito prima nel gruppo. Odgaard ha 3 settimane di vantaggio su Castro

In vista dell'assenza di Zirkzee, Motta valuta Odgaard o Castro come sostituti. La scelta non è chiara, con il tecnico che ha mescolato le carte durante le prove. Odgaard sembra favorito per la sua esperienza mottiana e contributo difensivo, ma Castro potrebbe essere utile per cambiare il corso della partita. Motta dimostra di saper gestire situazioni simili, come già accaduto con Arnautovic. Resta da capire quale sarà la decisione finale per affrontare l'Empoli.

13 marzo 2024
Odgaard ha 3 settimane di vantaggio su Castro

Odgaard ha 3 settimane di vantaggio su Castro

Odgaard o Castro al posto dell’infortunato Zirkzee? Trattandosi di Motta, allenatore che già in passato ha stupito tutti facendo giocare centravanti ‘la qualunque’, guai eliminare l’opzione del centrocampista riadattato a nove. A Casteldebole ieri l’italobrasiliano ha inaugurato le primarie con una scelta salomonica che non scioglie i dubbi: in un undici il centravanti era Odgaard e nell’altro Castro. E avendo il tecnico mischiato molto le carte tra titolari e riserve (vocaboli che peraltro nel lessico calcistico di Motta non hanno più quasi ragion d’essere) è impossibile stabilire quale fosse l’opzione più vicina a un’ipotesi di Bologna ‘vero’ in prospettiva Empoli. Probabilmente Thiago vuole prendersi tutto il tempo necessario, conscio del fatto che quella di Zirkzee non è un’assenza come le altre, per i gol che fin qui l’olandese ha portato in dote (10 in campionato) e perché è Joshua che fa girare il ‘software’ di tutta la fase offensiva.

Occhio, però, perché non è la prima volta che con Motta la toppa copre il buco e non solo nessuno se ne accorge ma il prodotto risulta perfino migliorato. Un anno fa a gennaio s’infortunò Arnautovic e tutti a chiedersi come avrebbe fatto il Bologna senza il suo totem d’attacco. Bello come il sole, invece, Thiago nel ruolo di ‘nove’ ruotò tutti, da Sansone a Zirkzee, passando per Barrow, Aebischer e Ferguson, portando il Bologna a centrare il record di punti dell’era Saputo. A rigor di logica tra il danese e l’argentino il favorito è il primo, perché Odgaard è arrivato a Casteldebole tre settimane prima di Castro e dunque ha più scuola guida mottiana nella testa e nelle gambe, compresi i due gol segnati negli spezzoni finali delle sfide con Lecce e Fiorentina. In più, dovendo preparare una partita tatticamente accorta venerdì notte al Castellani, Odgaard si avvicina di più all’identikit del centravanti partecipe anche della fase difensiva, come si è visto sabato con l’Inter, mentre Castro in teoria appare perfetto per ‘strappare’ entrando a partita in corso. Bisogna vedere quanto questi ragionamenti allignino nella testa di Motta, che ieri, per la cronaca, ha provato anche la soluzione di Posch centrale (peraltro il suo ruolo originario prima della trasformazione a terzino). Non che a Casteldebole, tra Beukema, Lucumì e Calafiori, i centrali manchino. E’ che a Motta non manca mai la fantasia.

Massimo Vitali

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