E’ un Calafiori formato Champions. Dal suo ritorno soltanto vittorie

Era in panchina nel ko con l’Inter: poi 3 da titolare e solo successi. Con lui dal 1’ nove gare senza subire reti

di MARCELLO GIORDANO -
5 aprile 2024
E’ un Calafiori formato Champions. Dal suo ritorno soltanto vittorie

E’ un Calafiori formato Champions. Dal suo ritorno soltanto vittorie

Di recente era scomparso dai radar. Più precisamente era accaduto a partire dall’uscita dal campo a dieci minuti dalla fine della sfida con il Lecce, dove una contusione al ginocchio destro ne aveva comportato l’uscita dal campo, nonstante i cambi fossero finiti. Da allora per Riccardo Calafiori panchina con subentro nei minuti finali con Fiorentina e Lazio, ruolo da spettatore con Verona e Inter, inframezzata dall’ottima gara con l’Atalanta a Bergamo. Strano per chi, come lui, à diventato uno dei titolarissimi di Thiago Motta, il tecnico che lo ha reinventato centrale, che più volte ha detto che può giocare ovunque, ma che dopo l’ultima gara e gli esperimenti in in Under 21 su Calafiori mezzala ha voluto mettere i puntini sulli I: "Può giocare ovunque, ma da centrale è un gradino sopra". Sopra tutti, tra i migliori in circolazione in serie A.

Non è dato sapere se nello stop del recente periodo centrassero le condizioni del ginocchio o un sovraccarico sull’articolazione sinistra, quella alla quale ha accusato un gravissimo infortunio ai tempi delle giovanili con la Roma, in cui andarono in frantumi tutti i legamenti e i menischi. Il Bologna mantiene il riserbo, come fatto per Beukema, la cui assenza nell’ultima gara è stata rivelata solo alla vigilia dal tecnico. Mantiene il riserbo anche perché Calafiori sarà pezzo da novanta del prossimo calcio mercato: acquistato per 4,5 milioni più il 40 per cento sulla futura rivendita, oggi Calafiori non vale meno di 30 milioni. Lo vogliono le big italiane ed europee, ma il Bologna, in caso di Champions è pronto a discutere un adeguamento, dato che i 400mila euro guadagnati in questa stagione lasciano margini di trattativa.

Intanto Calafiori è tornato: con 90 minuti e assist per Orsolini con la Salernitana: vittoria. 90 minuti e vittoria anche a Empoli, dove ha scoccato il tiro trasformato in tap in vincente da Fabbian. E 90 minuti e successo anche a Bergamo con l’Atalanta. E’ rimasto a sedere con l’Inter: manco a dirlo, sconfitta, quella che al Dall’ara mancava dalla prima giornata, quando Calafiori ancora non era arrivato. Il conto dice 21 gare da titolare per Calafiori: e con lui dal primo minuto il Bologna ha macinato 35 punti, a cui si sommano gli 8 conquistati quando il romano è subentrato (nelle vittorie con Fiorentina e Lazio nel ritorno e nei pareggi con Verona e Napoli all’andata). Il totale racconta di 9 gare senza reti al passivo con lui in campo sulle 13 totali. E se si contano i subentri contro Napoli, Verona e Fiorentina, di fatto in una sola occasione senza Calafiori la porta di Skorupski e Ravaglia è rimasta imbattuta. C’è materiale per pensare che in queste ultime 8 giornate difficilmente Thiago Motta rinuncierà all’azzurro, in odor di convocazione per l’Europeo da parte di Spalletti in vista dell’Europeo.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su