Fabbian e l’Europa nel destino: "Lavoro senza montarmi la testa"

Giovanni Fabbian, centrocampista del Bologna, sogna di giocare l'Europeo nel 2032 e di tornare in campo con la sua squadra per raccogliere i frutti del lavoro a fine stagione. Pronto a riprendere il filo interrotto, si ispira a Barella come modello e all'Under 21 come gruppo.

12 ottobre 2023
Fabbian e l’Europa nel destino: "Lavoro senza montarmi la testa"

Fabbian e l’Europa nel destino: "Lavoro senza montarmi la testa"

La butta lì, quasi fosse una battuta: "Nel 2032 spero di essere in nazionale: sarebbe fantastico giocare l’Europeo in casa, per me la maglia azzurra è un orgoglio".

Chissà, magari pure a Bologna, tra le dieci città candidate a ospitare le partite. Giovanni Fabbian però non scherza. Semplicemente sogna in grande, pur consapevole che il futuro si costruisce un giorno alla volta. E allora, parlando dal ritiro dell’Under 21, aggiusta il tiro: "Manca troppo, meglio pensare al futuro a breve termine: ovvero prima alla gara tra Italia Under 21 e Norvegia che è importante per la qualificazione all’Europeo di categoria. Poi al Bologna". Deve pensare anche a ritrovare la miglior condizione. Perché un problema fisico lo ha bloccato sul più bello, dopo il gol segnato al Cagliari: "E’ stata un’emozione indescrivibile, indelebile: è il sogno che avevo da bambino diventato realtà, dopo un’estate movimentata tra il ritiro con l’Inter, le visite con l’Udinese, l’interesse del Frosinone e poi finalmente il Bologna. Non sono stato molto bene nelle ultime settimane, ma sono pronto a tornare a disposizione, voglio riprendere il filo interrotto".

Non si è mai fermato, allenandosi sul dolore per non perdere troppo terreno. E alla ripresa del campionato ci sarà proprio quel Frosinone che lo avrebbe voluto. Perché Giovanni Fabbian è stato il giocatore rivelazione dell’ultima serie B, centrocampista da 8 gol con la Reggina: "Merito anche di Filippo Inzaghi, che mi ha aiutato tanto da un punto di vista tecnico e umano. Gli auguro il meglio". Non il prossimo 10 dicembre, quando lo ritroverà alla guida della Salernitana, dove ha preso il posto di Paulo Sousa. Lì penserà solo al Bologna, dove dice di aver trovato l’ambiente ideale: "Per un giovane penso sia importante poter giocare, sbagliare e poterci riprovare: dando il massimo e lavorando per sbagliare il meno possibile. E a Bologna sento la fiducia di Thiago". Importanti sono anche i modelli e Fabbian ne ha uno preciso: "Barella. Averlo visto in ritiro con l’Inter è stato prezioso". Preziosa è pure l’Under 21: "Siamo un gruppo che è cresciuto con Annunziata. Dobbiamo e possiamo fare strada". A partire dalla gara di martedì con la Norvegia a Bolzano. Poi con il Bologna: "Giochiamo gara per gara per raccogliere i frutti del lavoro a fine stagione". La parola Europa è ancora bandita. Ma la sensazione di poter fare cose importanti sta crescendo.

Marcello Giordano

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