Gli ’Stati Generali’ nell’Aula Magna di Santa Lucia. Nuovi stadi, Bignami:: "Cerchiamo sinergie»
Il viceministro dei Trasporti sulla situazione impianti in Italia: "Calcio e università sono un’unione strategica".
"Lavoriamo a delle sinergie e delle partnership utili a innovare i nostri impianti, così da rendere più competitiva l’Italia su questo piano". Galeazzo Bignami, viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, è intervenuto così sugli stadi, con un occhio all’Europeo del 2032 in Italia. All’interno degli stati generali che si sono tenuti ieri nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, il viceministro è stato presente insieme alle massime cariche istituzionali sportive. E così calcio e università "sono un’unione strategica, in una prospettiva che centralizza le infrastrutture, in particolare gli stadi", ha detto Bignami. Un’idea, inoltre, sarebbe quella di "avviare un maggior numero di investimenti che consentano di non isolare le infrastrutture dal tessuto urbanistico, soprattutto quando si parla di grandi eventi. Una realizzazione di reti di collegamento che comporta anche costi e risorse necessari".
L’iniziativa muove dall’ambizione di ospitare le espressioni apicali del calcio e delle sue molteplici componenti nel contesto accademico. Quanto è emerso ieri pomeriggio è stato raccolto e pubblicato nel Libro Bianco. Ha fatto gli onori di casa il rettore dell’Unibo Giovanni Molari, tra gli organizzatori dell’iniziativa insieme al docente Paco D’Onofrio, coordinatore corso di laurea in Management delle attività motorie e sportive. "Calcio e università sono due mondi che possono dialogare maggiormente. Questa iniziativa penso che porti verso una direzione di crescita per entrambi i poli: quello calcistico e quello universitario", chiude Molari. Non solo di economia e management, il calcio "vive e fa vivere anche numerose emozioni – esordisce Roberta Li Calzi, assessora comunale allo Sport -, come quelle di Liverpool della settimana scorsa. Comunità significa occuparsi della sicurezza degli impianti, ma anche della loro accessibilità, della loro accoglienza e ma anche della componente del tifo". Proprio sul tifo Li Calzi si sofferma: "Dobbiamo pensare al tifo sano, quello che non deve farci vergognare. Ma, soprattutto, il calcio deve guardare al futuro e valorizzare tutte le esperienze – sottolinea Li Calzi -. Questo ambito ha ancora bisogno di competenze, migliorarlo vuol dire occuparsi dello sport con la ‘S’ maiuscola".
Giovanni Di Caprio
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