Gol, assist e corsa: un anno di Ferguson . Così Lewis ha conquistato i cuori rossoblù

Il 23 ottobre del 2022 la prima rete con il Bologna. Da quel momento Motta lo ha elevato a colonna portante del suo gioco

di MARCELLO GIORDANO -
20 ottobre 2023
Gol, assist e corsa: un anno di Ferguson . Così Lewis ha conquistato i cuori rossoblù

Gol, assist e corsa: un anno di Ferguson . Così Lewis ha conquistato i cuori rossoblù

Correva il 23 ottobre 2022 quando Lewis Ferguson segnava il primo gol in rossoblù al Dall’Ara, contro quel Lecce di Pantaleo Corvino che lo aveva conteso sul mercato estivo. "Il Bologna mi ha rubato l’idea", accusò l’ex diesse rossoblù. In realtà il nome del centrocampista era stato accostato al Bologna già a inizio estate, segno che lo scouting felsineo lo teneva in considerazione; ma vero è che l’inserimento determinante andò in scena quando il giocatore era a un passo dal Lecce: 3 milioni all’Aberdeen, 500mila euro in più di quelli che poteva mettere sul piatto il club salentino, e affare fatto. Che fosse centrocampista con il gol addosso lo aveva dimostrato in patria, con una stagione da 16 reti, ma che potese avere un impatto immediato non era certo scontato, specie nell’anno del trasferimento in Italia.

Lo ha intuito e ci ha creduto Thiago Motta, che lo ha reso titolare e perno del nuovo Bologna in un 4-3-3 in cui Ferguson era il centrocampista incursore in grado di trasformare in un 4-2-3-1. Ma ha pure dimostrato duttilità Lewis, ricoprendo i ruoli di esterno offensivo e di essere pedina ideale per il calcio fluido di Motta che per un tuttocampista così stravede. Morale, ha chiuso la stagione passata con 7 reti. Quest’anno si è messo avanti con i lavori, dimostrando di aver aggiunto un pezzo non da poco al proprio repertorio: gli assist. Un gol, segnato con la Juventus, altri sfiorati e uno ingiustamente annullato a Monza, ma pure l’assist per Zirkzee in Coppa Italia con il Cesena, quello per Orsolini contro l’Empoli e infine il lancio per Zirkzee con l’Inter, dove si è procurato pure il rigore che ha riaperto la gara.

Oltre a tutto questo, c’è da aggiungere un dettaglio che dettaglio non è: con 12,393 chilometri di media a partita, lo scozzese è il giocatore che corre di più tra coloro che sono impiegati con continuità. Non solo del Bologna, ma dell’intera serie A. Meglio hanno fatto solo Haas (dell’Empoli, poi prestato al Lucerna dopo la prima giornata) e Alex Sandro, con 13,024 e 12,393, rispettivamente con una e 2 presenze. Ferguson, invece, ha giocato tutte e 8 le prime giornate (più la Coppa Italia), venendo sostituito solo con il Milan a 3 minuti dal novantesimo e risultando il secondo giocatore di movimento più impiegato dopo Beukema, insieme a Skorupski l’unico a non essere mai stato sostituito. E’ reduce da 90 minuti giocati con la Francia in amichevole con la sua Scozia, fresca di qualificazione all’Europeo.

Ma se non ha perso un minuto nelle tre gare in una settimana con Monza, Empoli ed Inter, difficilmente Motta ci rinuncerà con il Frosinone. "Lewis è giocatore di alto livello, potrebbe fare altri 90 minuti già domani", ha detto il tecnico di lui dopo l’Empoli, chiedendo di tenere bassi i riflettori sullo scozzese. Perché il timore è che glielo portino via. Centrale, centralissimo Ferguson. Almeno nel Bologna, perché nella Scozia, nell’ultimo anno e mezzo, ha giocato titolare solo due amichevoli con Austria e Francia. Nel Bologna è inamovibile ed è attorno a lui che gireranno i rossoblù anche con il Frosinone. Anche perché un anno fa, di questi tempi ha iniziato a carburare.

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