Il bersaglio grosso. Champions e azzurro:. Orsolini si fa in due

La tournée con Spalletti ha ribadito la grande dote dell’esterno: è capace di entrare a freddo ed essere subito decisivo .

di MARCELLO GIORDANO -
26 marzo 2024
Champions e azzurro:. Orsolini si fa in due

Champions e azzurro:. Orsolini si fa in due

Riccardo Orsolini ha colto l’occasione: torna dalla tournée americana con l’Italia dopo aver messo più di un dubbio a Spalletti sul fatto di poter essere utile all’Italia in vista degli Europei estivi.

Colpi e capacità di stupire non gli sono mai mancati. Ed è uomo che vive di grandi motivazioni, il numero 7 rossoblù, 17 con la maglia azzurra. Gol e due assist all’esordio con Mancini, contro l’Armenia, in appena 45, un gol in appena 18 minuti alla seconda apparizione con l’Italia contro l’Estonia.

Numeri che non gli sono bastati per tenersi stretta la nazionale, dove è tornato con Spalletti contro Ucraina, Malta e Inghilterra, sempre di rincorsa. Da Coverciano rimbalza l’indiscrezione che nonostante l’infortunio di Berardi, Spalletti avesse dubbi nel convocarlo, in virtù della discontinuità di Orsolini a livello di prestazione.

Poi l’ultima chance, per la tournée americana: solo panchina contro il Venezuela, appena 14 minuti contro il Venezuela, nonostante un undici rivoluzionato, a dimostrazione del fatto che la convocazione di Orsolini per l’Europeo non è scontata.

Ma Orso ci ha messo del suo: dentro per gli ultimi 14 minuti e assist vincente, con imbucata per Barella per il 2-0 finale, dopo aver ricevuto palla da Frattesi, in un contropiede mortifero che ha chiuso i giochi e h riaperto le riflessioni sull’esterno offensivo rossoblù. Può essere utile, Orso. Anche a partita in corso, per la sua capacità di spaccare la partita e trova e giocate e linee di passaggio fuori dagli schemi. Il tutto all’Interno di un’Italia in cui Spalletti cerca giocatori duttili, in grado di interpretare più ruoli e sistemi di gioco fluidi: come il Bologna di Thiago.

La sosta restituisce un Orsolini carico come una molla. Perché l’Europeo non è certo, ma possibile. Come la Champions per il Bologna.

E per un Orsolini che vive di grandi motivazioni, non è un dettaglio. Perché ci sarà bisogno di tutti per completare l’opera e l’impresa, sotto le Due Torri. E in fondo Orso resta il miglior marcatore italiano di questa serie A, al pari di Pinamonti e Berardi, con 9 reti. Furono 11, quelle globali della scorsa stagione, la sua migliore da professionista. Serve un nuovo record, per un Bologna da record e per la Champions League.

E le motivazioni ora non gli mancano. Ha avuto un’occasione e l’ha sfruttata: l’Europeo passerà ora da un grande finale di stagione in rossoblù, dal quale dipendono la vetrina e denari della Champions per il club e la rassegna europea per un Orsolini che ora ha la possibilità di prendersi tutto: l’Europa con la maglia azzurra, obiettivo al quale ambiscono anche Calafiori e Fabbian, e con quella rossoblù. Ora o mai più: perché a 27 anni, è il tempo della piena maturità per il calciatore marchigiano, scarpa d’oro (ovvero capocannoniere) ai tempi del mondiale Under 20 nel 2017.

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