Il Bologna che tremare la A fa. I rossoblù battono anche l’Atalanta. E’ un Natale al quarto posto solitario

Partita dura e molto equilibrata: un gol di Ferguson nel finale regala lo scontro diretto Champions a Motta. In sei giorni sconfitte la Roma e i bergamaschi, oltre all’Inter in Coppa Italia: questa squadra non ha più limiti.

di GIANMARCO MARCHINI -
24 dicembre 2023
I rossoblù battono anche l’Atalanta. E’ un Natale al quarto posto solitario

I rossoblù battono anche l’Atalanta. E’ un Natale al quarto posto solitario

E’ davvero tre volte Natale. Tre come i punti strappati all’Atalanta nello spareggio-Champions. Ma soprattutto tre come le vittorie conquistate in sei giorni da questo Bologna senza limiti. Il due a zero alla Roma di una settimana fa, l’impresa di Coppa Italia in casa dell’Inter e il successo di ieri contro i bergamaschi. Neanche un paio d’anni fa, prima di un trittico così, ci sarebbe stata la fila chilometrica al banco delle firme al ribasso. Adesso, invece, la sensazione è che da questo Bologna ci si possa veramente aspettare di tutto. In positivo, chiaramente. La partita dura e spigolosa contro l’Atalanta è un manifesto in tal senso.

I rossoblù, provati dalle fatiche di questo tour de force, pagano un po’ in termini di lucidità, complice anche un avversario che in Italia sa abbinare come pochi la qualità all’atletismo. Ma i rossoblù sanno soffrire, sanno restare in gara per poi affondare il colpo. Il canovaccio di ieri ricorda la gara con la Lazio, con i primi trenta minuti passati in apnea. Allora come ieri, la squadra di Thiago sa galleggiare, senza andare mai affondo. Poi uno che la butta dentro arriva sempre. E come con i biancocelesti, la copertina se la prende Ferguson, bravo a incornare al minuto ottantasei il corner di Orsolini, altro ritorno importante per la causa. Quarto sigillo in campionato per lo scozzese e quarto posto solitario per il Bologna che rimette la Fiorentina dietro.

Altra grande prova di maturità per i rossoblù che nell’arco dei novanta minuti hanno più rischiato di perderla questa partita che di vincerla. Perché a parte l’occasionissima dilapidata da Fabbian in apertura di ripresa, il resto è un lungo duello di tattica e muscoli sul ring, dove però l’Atalanta ai punti forse potrebbe anche rivendicare qualcosa di più. De Ketelaere nel primo tempo tiene in ansia tutta la retroguardia rossoblù, ieri schierata con la coppa Beukema-Calafiori centrali e Lucumi inedito terzino sinistro. Ederson si divora un gol bello grosso, con la complicità di un coraggiosissimo Skorupski che ci mette tutta la faccia per fermare il tiro a botta sicura dell’avversario. Bene il ritorno del portiere polacco che era stato a guardare nelle due partite la crescita esponenziale di Ravaglia.

Ecco la risposta di Skorupski è il termometro di quanto sia perfetto il lavoro di Thiago. Un gruppo vero, affiatato, convinto. Tutti coinvolti, tutti protagonisti, nessuna voce fuori dal coro. L’unico che rischia di restare fuori è Dan Ndoye costretto a uscire a fine primo tempo per un guaio muscolare. Sarà difficile vederlo alla Dacia Arena sabato prossimo quando il Bologna darà l’assalto alla seconda vittoria in trasferta dopo essersi sbloccato in trasferta. In casa, con quella di ieri, sono sei di fila. E il ritorno di Orsolini (pennella lui il corner della vittoria) è di quelli vitali. Per uno squadrone che tremare la Serie A fa.

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