Il Bologna può fare 13 all’Europeo. Da Lukasz a Remo, carica nazionale

Con la Polonia di Skorupski qualificata, che delegazione a Germania 2024. Ferguson: "Mi vedo a lungo in Italia"

di MASSIMO VITALI -
28 marzo 2024
Il Bologna può fare 13 all’Europeo. Da Lukasz a Remo, carica nazionale

Il Bologna può fare 13 all’Europeo. Da Lukasz a Remo, carica nazionale

L’ultimo a staccare il biglietto per Germania 2024 è stato Lukasz Skorupski nella notte di Cardiff. E pazienza se il grosso del lavoro martedì notte lo ha fatto il collega, e titolarissimo del ruolo, Wojciech Szczesny parando il rigore decisivo a Daniel James dopo che i centoventi minuti regolamentari tra Galles e Polonia erano finiti a reti inviolate. Battendo i gallesi ai rigori grazie a una paratissima del numero uno della Juventus assurto subito a eroe nazionale, Skorupski ha acciuffato al volo la qualificazione alla fase finale degli Europei che andrà in scena a giugno in Germania. A Casteldebole il portiere polacco è in ottima compagnia: tra quelli sicuri di andarci e quelli che oggi se lo pongono come obiettivo sono tredici i rossoblù che a giugno rischiano di dover affrontare un supplemento prestigioso di stagione.

Tredici fortunati che all’Europa di Germania 2024 con le rispettive nazionali sognano di abbinare quella da conquistare col Bologna: Champions League, nella migliore dell ipotesi, Europa League o Conference League se nelle ultime nove partite le cose non dovessero girare per il verso giusto. Dei tredici rossoblù potenziali protagonisti all’Europeo sono sette quelli che oggi appaiono ragionevolmente sicuri del posto: Remo Freuler, Michel Aebischer e Dan Ndoye con la Svizzera, Stefan Posch con l’Austria, Lukasz Skorupski con la Polonia, Victor Kristiansen con la Danimarca e Lewis Ferguson la Scozia.

A proposito di Ferguson. Il centrocampista rossoblù, a margine delle due sfide perse dalla Scozia con Olanda (0-4) e Irlanda del Nord (0-1) e che lo hanno visto subentrare a partita in corso (21 minuti con gli olandesi, 53 con gli irlandesi), ha raccontato il suo stato d’animo di calciatore al centro di tante attenzioni di mercato: "Nell’ultimo anno e mezzo sono cresciuto enormemente: mi piace dove sono, è davvero un bel posto in cui vivere. Mi piace il campionato, mi piace il paese e posso immaginare di restare lì per qualche anno". Laddove il riferimento è, verosimilmente, sia al Bologna che alla serie A nel suo complesso. Se Ferguson si immagina ancora italiano la vetrina dell’Europeo rappresenterà comunque un’ulteriore occasione per farsi conoscere.

Vale per lui come per tutti i compagni in maglia rossoblù che a giugno sperano di non fare da spettatori alla kermesse tedesca. A cominciare da Riccardo Orsolini, Riccardo Calafiori e Giovanni Fabbian, tutti e tre a vario titolo candidati autorevoli a una chiamata di Spalletti. Ci spera anche Zirkzee con l’Olanda, anche se Joshua non ha fatto in tempo a festeggiare la prima convocazione del cittì Ronald Koeman che l’infortunio al bicipite femorale lo ha costretto a rimanere nell’infermeria di Casteldebole. E se ci crede Zirkzee perchè non dovrebbero nutrire una speranza anche Alexis Saelemaekers e Nikola Moro, con Belgio e Croazia già da tempo qualificate? Per entrambi tutto può ancora succedere.

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