Il Bologna supera la prova del 9. Eurogol di Castro, Monza sbancata. Finalmente arriva la prima vittoria
Italiano fa ampio turnover: apre Urbanski, pari di Djuric su errore di Ravaglia e rete del successo di Santiago. I rossoblù trovano i tre punti e mostrano passi avanti sul piano del gioco. Sabato c’è l’Atalanta, poi il Liverpool.
Quando sul maxi schermo dell’U-Power Stadium è apparso il nome di Zirkzee nell’undici titolare, sembrava uno scherzo. E anche di cattivo gusto. Alla fine, però, l’uomo decisivo è stato proprio il nove in maglia Bologna. Solo con un nome diverso. All’anagrafe: Santiago Castro. Con un tiro da tre a dieci minuti dalla fine, l’argentino che studia da grande giocatore ha regalato la prima vittoria a Vincenzo Italiano. Festeggia sotto il settore ospiti come un pazzo, l’allenatore rossoblù: agita il pugno, abbraccia tutti, stacca quasi i piedi da terra. E’ un’esultanza che gronda di felicità e rabbia.
Sapevano tutti dentro il mondo rossoblù quanto lo svincolo di Monza pesasse nell’economia di questa stagione. C’era da mettersi definitivamente alle spalle un inizio difficile per affrontare un orizzonte a forma di Everest contro Atalanta e Liverpool. C’era semplicemente da vincere, per far lievitare le certezze accumulate dopo i pareggi con Como e Shakhtar. Il senso di questa partita per il Bologna lo si coglie appieno quando Italiano, nel post-gara, si augura che questo successo possa portare a "vedere facce diverse al campo". Il tecnico rossoblù palese così le difficoltà di un gruppo giovane che da settimane provava a decollare. Ma per quanto le prestazioni possano confortare - e quelle rossoblù erano in crescita - niente può mettere le ali come una vittoria.
Forse, la svolta di Monza è proprio qui: nell’aver maturato la consapevolezza che il passato vada lasciato andare. Smettere di ricercare qualcosa che non tornerà e cominciare a costruire qualcosa di nuovo. E’ quell’anno zero tanto predicato da Italiano. Ecco, l’anno zero può essere cominciato proprio in Brianza. Da Castro, certo, che si è caricato il peso di quella maglia e ora si sta caricando il peso dell’attacco. Gol e assist a Como, eurogol da venticinque metri ieri. L’anno zero è anche nella testa di un Urbanski finalmente decisivo. Piaceva tanto a Thiago, fin troppo per alcuni. Italiano ci ha messo un po’ a lanciarlo (complice anche un infortunio in estate), ma l’ha fatto al momento giusto. La sblocca proprio il cinno polacco con un’incornata precisa al 24’ su cross di Lykogiannis, un altro che sta ampiamente ripagando la fiducia. C’erano sette-undicesimi diversi rispetto al debutto in Champions, eppure il Bologna ha comandato la gara e l’ha portata a casa, nonostante l’incidente di percorso del pareggio, con l’errore di Ravaglia, rilanciato titolare. Come lui, anche De Silvestri, perché Italiano non vuole lasciare indietro nessuno.
Poteva essere pericoloso, stravolgere così la squadra anti-Shakhtar, ma facendolo, il tecnico ha voluto dare un segnale al gruppo. E il gruppo ha risposto con un punto esclamativo. Mancano, semmai, le risposte dei nuovi. Casale era ancora in difficoltà ieri, prima di uscire all’intervallo per un affaticamento: quando si è ricostituita la coppia Lucumi-Beukema, la difesa ha alzato il muro. Miranda e Dallinga sono rimasti a vedere. Iling ha esaurito in fretta i buoni propositi. Va concesso loro ancora del tempo. Senza esagerare, ovviamente.
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