Il commento. Eredità pesante. Serve una guida di spessore

Il Bologna cerca il successore di Motta per affrontare una stagione impegnativa. Raffaele Palladino emerge come candidato giovane e ambizioso, capace di guidare la squadra verso nuovi traguardi con il suo calcio aggressivo e tattica vincente.

di GIUSEPPE -
26 maggio 2024

Tassi

Chiuso il capitolo Motta con l’acido in bocca di un addio mal digerito, il Bologna deve ora programmare il futuro, cominciando dal delicato nodo della panchina. Di nomi ne sono usciti mille, di profili convincenti, per dar seguito al lavoro di Thiago, pochi.

Sarà una stagione difficile da gestire per più motivi: l’alto orizzonte d’attesa del pubblico dopo la qualificazione in Champions, il possibile addio di qualche giocatore cardine (Zirkzee e Calafiori) e poi l’incognita di battersi su tre fronti (campionato , Europa e Coppa Italia). Il nuovo tecnico dovrà avere una rosa molto ricca e di alto potenziale. Tanto lavoro insomma per Sartori e Di Vaio sul fronte del mercato.

Ma chi mettere al timone del dopo-Motta per mantenere alti il livello di rendimento della squadra e l’entusiasmo del pubblico?

Vado controcorrente e spendo il nome di Raffaele Palladino. Un tecnico giovane e ambizioso quanto Motta, uno che ha garantito al Monza un tranquillo centro classifica al primo anno di serie A con qualche freccia al curaro anche per le grandi. Molto berlusconiano nel suo look formale e impomatato, Palladino non si distingue solo per abiti di buon taglio e sneakers bianche. Il suo calcio miscela forza, tenacia, aggressività e spirito di gruppo. E la strategia tattica (3-4-2-1) non è mai rinunciataria, anche nelle sfide con le grandi. Dovesse venire a Bologna, troverebbe un ambiente ideale per completare la sua crescita prrsonale e avrebbe l’opportunità di misurarsi con i più grandi club d’Europa. Non ha l’esperienza internazionale di Italiano (due volte finalista europeo), ma vale la pena di azzardare una scommessa su di lui, come Saputo e Sartori hanno fatto per Motta.

Il calcio di Palladino è una macchina in evoluzione, proprio come il Bologna che cerca la strada giusta per restare nell’élite dei club che contano. Se le motivazioni nel calcio sono il primo propellente, può essere la strada giusta.

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