Il contratto del tecnico scadrà il 30 giugno: da qui a giovedì il club spera di fare passi in avanti. Il club ha fretta di blindare Thiago. Ma il rinnovo è ancora nel cassetto

Niente stop e giocatori già sui campi del ’Galli’. Saputo vorrebbe continuare. con l’uomo che reputa giusto. .

di MARCELLO GIORDANO -
14 novembre 2023

E’ tempo di sosta. E a Casteldebole l’augurio è che siano i giorni di Thiago Motta. Un mese fa, la sosta, fu utile per un faccia a faccia con il tecnico: il tema è ovviamente quello del rinnovo del contratto del tecnico, in scadenza il prossimo 30 giugno.

Dialoghi e confronti, fin qui non hanno prodotto una risposta definitiva da parte dell’italobrasiliano, che nell’ultimo mese ha avuto tre faccia a faccia con Saputo e Fenucci sul tema.

Il Bologna ha fretta di mettere un punto sulla questione, convinto di aver trovato l’uomo giusto per aprire un ciclo. Più convinto, sicuro: perché Motta valorizza il parco giocatori, non ha paura a lanciare i giovani e abbina gioco e risultati, con il Bologna in corsa per l’Europa.

Di lui si sono accorte le big, se è vero che la scorsa primavera il suo nome fu accostato in casa Inter, Roma, Napoli, Juventus, Atalanta, Atletico Madrid e Psg. La girandola delle panchine è stata poi meno rivoluzionaria di quanto prometteva, anche se De Laurentiis ha poi ammesso di averlo chiamato.

Le quotazioni di Thiago e del suo Bologna sono in ascesa e allora ecco l’urgenza di mettere un punto sulla questione, posto che di fronte a un grande club i contratti di giocatori e allenatori valgono ormai il giusto.

Ma all’interno della stagione, il sì del tecnico potrebbe avere un peso come segnale per la piazza e lo spogliatoio sulle prospettive e le intenzioni di crescita del club, visto che Motta ha conquistato l’ambiente tutto. Un mese fa, Motta e il suo staff programmarono in vista della sosta 4 giorni di stacco e riposo che scattarono subito dopo il match con l’Inter e il tecnico tornò a Cascais dalla famiglia. Questa volta, dopo Firenze, subito al lavoro, nonostante l’assenza di 13 nazionali e due infortunati (Karlsson ed El Azzouzi).

Insomma, di fatto a Casteldebole sono rimasti 10 giocatori, di cui solo 8 di movimento. Ciò significa che i rossoblù potranno iniziare a preparare la partita con il Torino solo a partire dal 23-24 di novembre, con il rientro dei nazionali. Motta non ha voluto distrazioni nell’ultimo mese: "Conta solo il prossimo allenamento e la prossima partita", ha risposto a chi gli ha chiesto del contratto, mandando così un messaggio anche allo spogliatoio su come le sue faccende personali non siano prioritarie rispetto alle vicende di spogliatoio e di campo.

Ma ora che le bocce sono ferme, c’è tempo per parlarne e per sviscerare quelle garanzie tecniche e di crescita che il tecnico chiede. Il Bologna lavorerà per ottenere il sì al rinnovo di Motta in questi giorni, per poi lavorare con il suo agente da qui a Natale alla stesura del contratto. Ma prima serve la fumata bianca.

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