Il navigatore di Thiago segna solo Empoli: "Troppo importante, non penso all’Europa"

Alle 20.45 il posticipo al Castellani senza Zirkzee, il tecnico: "Nessuno come lui. Ho visto una bella reazione dopo il ko con l’Inter"

di MASSIMO VITALI -
15 marzo 2024
Il navigatore di Thiago segna solo Empoli: "Troppo importante, non penso all’Europa"

Il navigatore di Thiago segna solo Empoli: "Troppo importante, non penso all’Europa"

Se c’è un modo per incrinare il sorriso di Motta in sala stampa è pronunciare la parola Europa. Non che la prospettiva che il Bologna il prossimo anno possa fare la Champions metta a disagio Thiago: semplicemente è un pensiero che, a dispetto di una classifica rutilante, oggi non trova posto tra le sue priorità. "Non riesco proprio a pensare a quello che una squadra come il Bologna potrebbe portare nelle coppe – dice rispondendo a una precisa domanda –. Forse un giorno potremmo parlarne, oggi no perché è troppo importante pensare all’Empoli".

Nulla di nuovo sotto il sole: non c’è Europa che tenga, il pensiero fisso è solo al viaggio di questa notte al Castellani contro un Empoli rivitalizzato dalla cura Nicola: "Una squadra – osserva Thiago – che in campo sa sempre cosa vuole e che ha messo in difficoltà tante squadre, compreso le grandi".

E’ la prima delle dieci giornate che restano: ma soprattutto è la prima senza l’infortunato Zirkzee, con annessi e connessi. Premessa del tecnico: "Joshua è Joshua, non va paragonato a nessuno e chi gioca al suo posto non deve pensare di avvicinarsi al suo stile di gioco". Riflettori su Odgaard e Castro allora: i due indiziati (più il primo del secondo) a fare le veci dell’olandese questa notte al centro dell’attacco. "Sono contento di entrambi – dice il tecnico –. Odgaard quando è entrato da centravanti nei finali di partita è stato determinante, con l’Inter da esterno ha fatto una partita strepitosa. Ma la cosa che mi piace più di lui è la disponibilità: dove lo metti fa il suo. Quanto a Castro, è arrivato con una fame enorme". A stretto giro di posta serviranno entrambi, perché dopo la sosta delle nazionali che nei prossimi giorni farà traslocare da Casteldebole una ventina di rossoblù, Odgaard e Castro compresi, Zirkzee quasi certamente salterà anche le gare con la Salernitana al Dall’Ara (1 aprile) e col Frosinone allo Stirpe (7 aprile). Nulla che apparentemente possa incrinare la fiducia di Motta, che sembra essersi già messo alle spalle il ko con l’Inter.

"Con i nerazzurri abbiamo fatto una buonissima prestazione – dice il tecnico –. A nessuno piace perdere, ma ho visto nel gruppo una buona reazione".

Oggi tocca ‘reagire’ anche al fattore Castellani, uno stadio tradizionalmente ostile ai rossoblù, che in serie A non ci hanno mai vinto. Motta non sembra credere alla cabala ("il passato non conta, conta solo come prepareremo questa partita") ma sa benissimo che se il suo Bologna oggi sbancasse Empoli pareggerebbe i 54 punti che furono il bottino finale della scorsa stagione, ma con nove gare ancora da giocare per provare a tenere a distanza le inseguitrici Roma, Atalanta e Napoli. Tutti ragionamenti che si riducono a una considerazione inoppugnabile: "Quando vince l’allenatore ha fatto bene, quando perde ha sbagliato le scelte. Ma io lo so e lo accetto". Come ogni allenatore di questo mondo.

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