Joey al centro di Bologna. Ora Saputo è uno di noi. E gli altri sport lo cercano

Il presidente, fisso in città, ha visto i dirigenti di Fortitudo, Virtus e UnipolSai. Nel prossimo cda rossoblù potrebbe entrare il figlio Luca, adesso allo scouting.

di MASSIMO VITALI -
15 ottobre 2023
Ora Saputo è uno di noi. E gli altri sport lo cercano

Ora Saputo è uno di noi. E gli altri sport lo cercano

Il feeling, consolidato da anni, con la Fortitudo dei canestri. La recente mano tesa a Massimo Zanetti, patron della Virtus ed ex ‘duellante’ quando nel 2014 i due si contesero il Bologna.

L’occhio lanciato nella casa della Fortitudo baseball, per studiare il ‘Falchi’ del futuro. Manca solo che Joey Saputo presieda un consiglio comunale e a quel punto la ‘bolognesizzazione’ dell’azionista di maggioranza rossoblù sarebbe completa.

Peraltro il magnate canadese a Palazzo d’Accursio è di casa da quando Bfc e amministrazione comunale lavorano, tra inevitabili peripezie burocratiche, al restyling del Dall’Ara.

C’era una volta un Saputo stanziale nella sua Montreal e presente sotto le Due Torri una volta al mese: ma oggi quello scenario si è capovolto. Qualche giorno fa il numero uno rossoblù è volato dall’altra parte dell’oceano, ma entro la fine della settimana che porta alla sfida col Frosinone del 22 ottobre Joey sarà di nuovo in città, ospite fisso del suo ufficio al primo piano di Casteldebole nonché della sua poltroncina nella tribuna del Dall’Ara.

La ‘svolta’ c’è stata ad agosto, quando approfittando dell’arruolamento del quartogenito Jesse nelle fila del Bologna under 17 Saputo senior ha preso due piccioni con un fava.

Il primogenito Luca già da tempo vive in pianta stabile sotto le Due Torri e di fatto sta facendo scuola a Casteldebole con un ruolo nello ‘scouting’. Luca più Jesse adesso fa sì che metà della prole (Joey ha quattro figli maschi) viva sotto le Due Torri, un motivo più che valido per spostare qui il suo baricentro. Può la presenza più o meno fissa di Saputo aver dato un’accelerata al processo di crescita del Bologna sul campo?

Un nesso ‘scientifico’ tra le due cose non c’è, ma certo un club di calcio vive di alchimie ed equilibri sottili e un proprietario presente in carne e ossa nella quotidianità è un incentivo a far funzionare meglio la macchina.

La macchina rossoblù, questo va ricordato, ha cominciato ad accelerare un anno fa, quando nel giro di tre mesi sono stati arruolati due fuoriclasse come Giovanni Sartori (a giugno) e Thiago Motta (a settembre).

Ma certo il fatto che oggi, quasi tutti i giorni, Saputo possa confrontarsi con Sartori, Motta, Fenucci e Di Vaio accelera tutte le dinamiche, compreso quella, in agenda settimane, del rinnovo di contratto dell’allenatore.

Ciliegina sulla torta di un Bologna sempre più a misura di Saputo potrebbe essere, entro la fine del mese, l’ingresso del figlio Luca nel cda rossoblù, ipotesi oggi circondata dal totale riserbo, ma da non escludere nel momento in cui verranno rinnovate le cariche all’interno del massimo organismo del governo rossoblù.

Del resto proprio il 15 ottobre 2014 (nove anni tondi oggi) Albano Guaraldi cedeva le quote del Bologna a Joe Tacopina, nella cui manica c’era già l’asso Saputo. Tempo prezioso per crescere ne è stato perso in questi anni, sostengono i critici. Macché, era solo consolidamento, è la tesi del club. Tutti concordi, però, sul fatto che oggi il Bologna abbia finalmente cambiato passo.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su