La forza del gruppo. "Chi entra fa la differenza. Saelemaekers profetico. Ha detto vado e segno»

Il commento di Hugeux, in panchina al posto dello squalificato Thiago "Abbiamo cominciato la partita nel modo sbagliato, poi, siamo risaliti. Motta era felicissimo, sa di poter sempre contare sul suo staff". .

di MASSIMO VITALI -
4 febbraio 2024
"Chi entra fa la differenza. Saelemaekers profetico. Ha detto vado e segno"

"Chi entra fa la differenza. Saelemaekers profetico. Ha detto vado e segno"

Mugugni alla fine del primo tempo, quando scendendo di corsa dalla piccionaia del Dall’Ara probabilmente non gli sono sfuggite le critiche di chi gli imputava alcune scelte di formazione discutibili.

E applausi alla fine, a derby ribaltato, quando tutta la tribuna gli ha tributato il meritato applauso che si riserva a chi, con i tre punti strappati in rimonta al Sassuolo, per una notte ha issato di nuovo il Bologna al quarto posto in classifica.

La notte di Thiago Motta, squalificato e confinato in tribuna, è un caleidoscopio di emozioni contrastanti. Non male nemmeno la notte di Alexandre Hugeux, il secondo promosso a primo che festeggia un’altra vittoria da comandante pro-tempore. Gli era già successo due anni fa sulla panchina dello Spezia, quando firmò un salvifico 1-0 sul campo del Genoa. Gli è ricapitato ieri.

"Ma stavolta ho potuto festeggiare i tre punti nel nostro stadio, davanti alla nostra gente ed è stato bellissimo", racconta il francese. Tutto è bene quel che finisce bene: ma nel primo tempo il Dall’Ara rossoblù aveva visto i fantasmi della sconfitta.

"Abbiamo iniziato la partita in modo sbagliato – ammette il braccio destro di Motta –. Ma in campo sappiamo quello che dobbiamo fare e con calma e fiducia abbiamo continuato a giocare fino a quando nella ripresa sono entrate nuove energie dalla panchina e sono arrivati i tre punti. Chi è entrato ha fatto la differenza ed è la prova che tutti in questo gruppo possono essere importanti. Bello così".

Bello anche il retroscena su Saelemaekers: "Alexis in panchina mi ha detto: ‘Mettimi dentro e ti faccio gol’. E’ stato di parola".

Tutto, ovviamente, è stato deciso da Thiago, che "da lassù – osserva Hugeux – poteva vedere perfino meglio la partita".

Non è un buon motivo per farsi di nuovo squalificare, ma spiega bene il senso di comunità che si respira nel Bologna costruito a immagine e somiglianza del tecnico italobrasiliano.

"La forza di Thiago – dice Hugeux –? Crede tanto nelle sue idee e lavora senza mai fermarsi. Lavorare con lui è bello ma c’è sempre tanto da fare, in settimana e durante la partita. Lui non può fare o vedere tutto e per questo ci siamo noi dello staff che gli diamo una mano, magari portando opinioni diverse dalle sue. Ci si confronta sempre per prendere le decisioni migliori".

Stato d’animo di Motta dopo il novantesimo? "Era contentissimo – dice Hugeux –. Anche per aver visto che nel suo staff funziona come all’interno della squadra: ognuno può contare sull’altro e così si alimenta la fiducia reciproca".

Notte complicata fino all’intervallo, ma poi da incorniciare: anche guardando la classifica. "La classifica la guardiamo con un occhio, ma con l’altro guardiamo avanti – giura il francese –. Questa vittoria ci voleva, farà bene sia alla classifica che al morale e ci farà affrontare la settimana di lavoro con serenità. Adesso ce la godiamo e da martedì pensiamo al Lecce". Questo sì in perfetto stile Thiago.

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