L’appello di Thiago. "Per battere il Napoli c’è bisogno di tutti. Anche di chi non gioca»

Il tecnico chiama a raccolta i suoi per la sfida contro i campioni d’Italia "Dobbiamo essere pazienti e far girare la palla, ci serve un’energia diversa". Poi fa un dribbling sul tema rinnovo: "Se ci saranno novità, le saprete...". .

di MASSIMO VITALI -
23 settembre 2023
"Per battere il Napoli c’è bisogno di tutti. Anche di chi non gioca"

"Per battere il Napoli c’è bisogno di tutti. Anche di chi non gioca"

Tutti sul pezzo: domani c’è il Napoli campione d’Italia. E passi che Rudi Garcia, a dispetto della vittoria scacciacrisi col Braga in Champions, all’ombra del Vesuvio debba ancora risolvere parecchi problemi: pure Motta sotto le Due Torri ha le sue piccole gatte da pelare. Per esempio: squadra che attacca in forze, come nel secondo tempo col Verona, e che torna a casa con la casella delle reti segnate desolatamente vuota. Qualcosa non torna. Ecco che cosa: "Contro squadre che si abbassano sotto la linea della palla dobbiamo essere pazienti, far girare il pallone e occupare tutti gli spazi – ordina l’allenatore –. E’ un ‘chip’ che dobbiamo cambiare nella testa: ci serve un’energia diversa negli ultimi quindici metri per finire meglio l’azione".

Nessuno nasce imparato. Men che meno un gruppo che ha arruolato tanti pezzi da novanta alle ultime curve del mercato e che ha avuto pochissimo tempo per rodare insieme i meccanismi. La faccia positiva della medaglia è che Thiago, anche col Napoli, potrà attingere a molte soluzioni: la faccia negativa è che chi si accomoderà in panchina andare potrebbe esibire il muso lungo. Guai a voi, è il messaggio di Motta: "Qui c’è bisogno di tutti. Chi gioca dieci minuti deve incidere, esattamente come chi ne gioca sessanta. Ma devono dare una mano anche quelli che in questo momento non stanno giocando: tutti devono partecipare. E da allenatore dico che è bello avere a disposizione tanti ragazzi tutti in grado di giocare".

Tra quei ragazzi da un paio di giorni c’è pure Saelemaekers, che si è messo finalmente alle spalle il problema alla caviglia che lo ha tormentato per tre settimane. "Alexis è disponibile – conferma il tecnico – anche se non per giocare dall’inizio. Prima deve raggiungere la condizione dei compagni, ma vedendo quello che fa in allenamento non penso che quel traguardo non sia lontano".

Nell’attesa Motta si gode Aebischer. A un occhio disattento potrebbe sfuggire l’attinenza tra il verbo ‘gòdere’ (pronunciato alla Motta) e il nazionale svizzero: ma non all’allenatore del Bologna. "La cosa che mi piace di più di Aebischer è l’intelligenza in mezzo al campo – dice Thiago –. Capisce sempre prima degli altri le cose che stanno per succedere. Quando in allenamento si prova qualcosa di nuovo è il primo a farlo suo e mi dà una grande mano a farlo capire ai compagni".

Va da sé nel 4-2-3-1 che è il canovaccio attuale un posto in mezzo al campo oggi sia di Aebischer: domani si vedrà. Domani però arriva il Napoli, vincente ma in versione luci e ombre nella notte di Champions. "Hanno costruito tante occasioni da gol che non hanno sfruttato – dice Motta – ma restano un’ottima squadra. Noi dobbiamo concentrarci sulle cose che sappiamo fare".

Il resto è contorno. Come quel tanto chiacchierato colloquio estivo con Aurelio De Laurentiis: "Non è il caso di parlare del passato", dice Thiago senza però smentire la cosa.

E il rinnovo di contratto? "Se ci saranno novità le saprete: adesso non voglio distrazioni". Vuole invece il miglior Zirkzee: "Sta andando alla grande, sia in allenamento che in partita. Ma deve continuare".

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