Le grandi feste e la soddisfazione del presidente del Cbc Coppari: "Grande emozione». Orsolini, Castro, Lucumi e i tifosi. Indovina chi viene a cena

Il Centro Bologna Clubs ha ripreso le cene con i calciatori rossoblù dopo tre anni di assenza a causa del Covid. Tifosi entusiasti hanno potuto riabbracciare i propri beniamini in nove occasioni da dicembre, con quasi milleottocento partecipanti complessivi.

14 marzo 2024
Orsolini, Castro, Lucumi e i tifosi. Indovina chi viene a cena

Orsolini, Castro, Lucumi e i tifosi. Indovina chi viene a cena

Da Porretta a Bagnacavallo, passando per Sasso Marconi, Anzola, Crespellano, Zola Predosa e Casalecchio. E chi più ne ha più ne metta, perché da qui a fine aprile l’agenda del Centro Bologna Clubs è fitta. La notizia è che un fiume in piena di entusiasmo è tornato a scorrere a metà settimana tra i tavoli dei club rossoblù, con tanti calciatori della rosa di Thiago Motta protagonisti non meno dei tifosi che li acclamano, tra un piatto di tagliatelle al ragù e una lotteria a scopo benefico.

Dopo oltre tre anni di assenza per via del ciclone Covid, dallo scorso dicembre i calciatori rossoblù hanno ricominciato ad essere al centro delle cene dei club dei tifosi. Dieci giorni fa a Casalecchio Skorupski e Urbanski sono stati festeggiati dai cento convitati della festa del club ‘I ragazzi del 63-64’.

L’altro ieri le cene si sono addirittura sdoppiate: a Mascarino, frazione di Castello d’Argile, una folla oceanica di oltre quattrocento tifosi, in rappresentanza dei club ‘The Good 40016’ e ‘Altedo e Malalbergo’, ha abbracciato Orsolini e Ravaglia (presenti anche gli ex Franco Colomba e Giuseppe Anaclerio), mentre il club ‘Andrea Costa’ a Zola Predosa si è stretto attorno a Lucumi e Castro.

In tutto da dicembre sono state nove le cene con i calciatori in presenza e quasi milleottocento i tifosi che hanno potuto tornare a toccare con mano i loro beniamini.

"Non vedevamo l’ora di poter riavere le nostre cene con i calciatori – dice Andrea Coppari, presidente del Centro Bologna Clubs –. Perché un conto è vedere i nostri ragazzi allo stadio, durante la partita, e un altro averli ai tavoli, poter fare un selfie con loro, scambiarci due chiacchiere".

Sotto le Due Torri le cene dei tifosi coi calciatori affondano le radici nella storia. Le prime si consumarono negli anni Sessanta, ma furono abbastanza sporadiche. A partire dagli anni Settanta, e in modo più sistematico negli anni Ottanta, sono invece diventate la regola. Fino al grande buco della pandemia.

Massimo Vitali

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