L’ex bomber Marco Negri. "Bologna, sarà difficile trovare un altro Zirkzee”

"L’olandese era il grande facilitatore, l’olio per l’ingranaggio offensivo. Ma l’acquisto più importante sarà il ritorno di Ferguson, lo conosco bene". .

di MASSIMO VITALI -
15 luglio 2024
"Bologna, sarà difficile trovare un altro Zirkzee"

"Bologna, sarà difficile trovare un altro Zirkzee"

"Capisco la massima attenzione che il Bologna sta usando nella scelta dell’attaccante. Il centravanti non si può sbagliare e sostituire Zirkzee è doppiamente difficile".

L’ex rossoblù Marco Negri di attaccanti se ne intende. Non solo perché da calciatore faceva quello, ma anche perché, appesi gli scarpini al chiodo, si è spesso dedicato allo studio dei movimenti delle punte finendo qualche volta per allenarle pure (nel 2017 all’Udinese, con Oddo allenatore).

Negri, l’addio di Zirkzee brucia?

"Diciamo che è un addio che pesa molto. Zirkzee era un facilitatore, era l’olio dell’ingranaggio offensivo. Lo scorso anno è andato in doppia cifra, ma con i suoi movimenti ha mandato in gol tanti compagni. E’ difficilissimo, per non dire quasi impossibile, trovare un sostituto che garantisca quel genere di lavoro".

Italiano però non è Motta.

"Sì, per il gioco di Italiano il centravanti è più un finalizzatore che un ‘nove’ di manovra. Il Vlahovic di Firenze con Italiano si è divertito parecchio e gli ha risolto un sacco di problemi. Ecco perché la scelta del centravanti è strategica e delicatissima. Io mi fido ciecamente del lavoro che hanno fatto in questi anni i dirigenti e comprendo tutta la cautela che accompagna questa loro scelta".

Identikit del ‘nuovo’ Zirkzee?

"Deve dare profondità alla squadra e attaccare la porta: ma deve essere anche un ‘nove’ votato all’aggressione nella fase di non possesso palla. Italiano punta su un recupero palla altissimo e il ruolo delle punta che va in pressione dei difensori è fondamentale, quindi serve un attaccante di gamba. E servirà anche con un po’ di esperienza dal momento che si andrà a giocare la Champions".

Castro oggi che garanzie dà?

"A me questo ragazzo piace parecchio e mi piacerebbe anche poterlo allenare, perché sono convinto che abbia grandi margini di crescita. Intanto attacca bene il primo palo, qualità che per gli attaccanti di oggi è rara. Poi si vede che ha fame, voglia di migliorarsi. Detto questo dargli oggi la maglia di centravanti in un Bologna che giocherà in Champions sarebbe un azzardo".

Qual è la soluzione?

"Farlo crescere mettendolo in competizione con un centravanti più pronto. Allenarsi con uno più bravo e più smaliziato di te è una formidabile spinta a crescere: sono convinto che Zirkzee da Arnautovic in un anno abbia imparato tanto".

Resta il rammarico di non poter vedere in Champions un Bologna allenato da Motta e con Zirkzee e Calafiori in squadra...

"La magia del Bologna della scorsa stagione era qualcosa di unico e vederla svanire così mi lascia l’amaro in bocca. Perché non era un ciclo finito: si poteva ancora andare avanti insieme. Il modo in cui è finita mi lascia una lacrimuccia, ma sposo l’orgoglio bolognese: chi non vuole rimanere in questo Bologna se ne può tranquillamente andare e si va avanti lo stesso".

E’ riferito soprattutto a Thiago?

"Quando tornerà al Dall’Ara per lui mi aspetto dei fischi".

Perché non deve valere lo stesso ragionamento per un Calafiori, se alla fine andrà all’Arsenal?

"Perché il Bologna ha un progetto, un’idea di percorso, che prevede di acquistare calciatori da formare, rivenderli e reinvestire il ricavato in nuovi prospetti. Ed è una filosofia che approvo. Io un Calafiori lo accompagno volentieri al piano di sopra se mi porta in cassa tutti quei soldi".

Tutto vero: ma a metà settembre il Bologna debutta in una competizione chiamata Champions League.

"Bellissimo: ma guai se questa prospettiva cambiasse lo schema di crescita di Casteldebole. Giocare in Europa è qualcosa di speciale e unico, la Champions poi è il top del calcio mondiale per club. Il mio consiglio è di godersela, di giocarsela con impegno, ma anche con la testa libera: perché è un palcoscenico così importante che farà crescere tutti gli attori. E aggiungo: una o due trasfertine da tifoso, appena esce il calendario, le battezzerò anch’io".

Nell’attesa che Bologna uscirà dal mercato?

"Il mercato è appena cominciato, è un percorso lungo. Ma so già quale sarà l’acquisto più importante: il ritorno di Ferguson. Conosco questo ragazzo, conosco la sua famiglia, so come sono fatti gli scozzesi: Lewis tornerà più forte di prima. Anche lui, come lo era Zirkzee, è olio per l’ingranaggio rossoblù".

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