Lukasz sta dando garanzie, ma la costruzione dal basso di Federico può servire contro gli orobici. Skorupski-Ravaglia, il duello ’ideologico’ continua. Porta ancora aperta per la sfida del Gewiss Stadium

Motta valuta Skorupski e Ravaglia per la porta del Bologna contro l'Atalanta. La scelta dipende dalla tattica e dalle prestazioni recenti, con incertezze che rendono il ruolo del portiere cruciale.

2 marzo 2024
Skorupski-Ravaglia, il duello ’ideologico’ continua. Porta ancora aperta per la sfida del Gewiss Stadium

Skorupski-Ravaglia, il duello ’ideologico’ continua. Porta ancora aperta per la sfida del Gewiss Stadium

Skorupski o Ravaglia nella tana della Dea? Motta sfoglia la margherita, soppesando pro e contro dell’uno e dell’altro col bilancino della farmacista. Ma soprattutto tenendo contro delle caratteristiche della fase offensiva dell’Atalanta, specie in un aspetto chiave come quello del pressing alto degli attaccanti nerazzurri sulla costruzione dal basso dei rossoblù. E dunque si torna alla domanda di partenza: domani giocherà il titolare o la riserva?

Domanda che già così è mal posta, perché come noto con Motta mai gerarchia è diventata più flessibile di quella che governa la scelta del portiere. All’andata, il 23 dicembre al Dall’Ara, Skorupski, con pieno merito, si riprese la scena. Ravaglia era stato titolare a sorpresa una settimana prima, in campionato con la Roma (17 dicembre), e Motta gli aveva ridato una chance nell’ottavo di Coppa Italia con l’Inter (20 dicembre). Poiché al Meazza Ravaglia aveva perfino parato un rigore a Lautaro in pochi si aspettavano con l’Atalanta il ritorno tra i pali di Skorupski. Ma alla voce portiere da qualche mese a questa parte a Casteldebole non esistono certezze e con la Dea, quel pomeriggio, tornò titolare il polacco, bravo a tenere in partita con le sue parate i rossoblù fino al gol da tre punti firmato da Ferguson.

Se all’andata con Skorupski il giochino funzionò perché non riprovarci domani? Questo suggerirebbe la logica. Ma poi c’è la tattica. E mercoledì notte al Meazza al pronti via il tridente di Gasperini ha azzannato al collo Sommer e i difensori di Simone Inzaghi, costringendo l’Inter a una costruzione dal basso problematica (e fallace nell’azione del gol, poi annullato dal Var, di De Ketelaere). Ecco perché l’avvio dell’azione e la precisione nel fraseggio coi piedi del portiere domani sera sarà un elemento chiave nello sviluppo della partita. In questo fondamentale Skorupski è migliorato molto, ma Thiago se possibile si fida ancor di più della lucidità e della precisione di Ravaglia, che in campionato ha giocato la sua ultima partita da titolare il 14 febbraio al Dall’Ara con la Fiorentina, facendo un’ottima figura. Occhio dunque alle possibili ‘sorprese’: che tra i pali però non sarebbero più tali.

Massimo Vitali

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