Michel, puntualità svizzera. Nessuno come lui in serie A

Aebischer unico per Thiago e per passaggi riusciti (95,1% in base ai minuti giocati)

di MASSIMO VITALI -
12 ottobre 2023
Michel, puntualità svizzera. Nessuno come lui in serie A

Michel, puntualità svizzera. Nessuno come lui in serie A

Toglietemi tutti tranne Aebischer, è la regola di Thiago. Regola che però, dopo quasi due mesi di partite ufficiali, sarebbe più corretto declinare così: li tolgo (quasi) tutti fuorché Michel. Aebischer in questo avvio di stagione Motta lo ha tolto una sola volta dall’undici titolare: è successo il primo ottobre al Dall’Ara con l’Empoli, quando il centrocampista svizzero si è accomodato in panchina salvo poi subentrare al 68’ al connazionale Freuler. In tutte le altre gare ufficiali di questa stagione Motta ha sempre schierato il suo ‘equilibratore’ nell’undici iniziale. Fiducia ripagata, visto che Michel con il 95,1% di passaggi riusciti, fin qui, in rapporto ai minuti giocati, è il giocatore con la percentuale più alta di tutta la Serie A.

Il lungo viaggio di Michel nel posto fisso è cominciato l’11 agosto al Dall’Ara in Coppa Italia col Cesena e, con l’interruzione di Bologna-Empoli, è ripreso al Meazza con l’Inter prima della sosta. Sorprendente? Certo, se si confronta l’utilizzo di Aebischer in questa prima parte di stagione con quello nello stesso ‘segmento’ di un anno fa. Ma chi conosce Motta sa bene che in un centrocampo che in estate ha perso due palleggiatori come Schouten e Dominguez un tuttofare tatticamente evoluto come il ventiseienne di Friburgo è un ingranaggio fondamentale per far girare la macchina. Fondamentale e per il momento irrinunciabile. La verità è che con Thiago il mondo di Michel è cambiato. L’Aebischer di un anno fa nelle prime 8 giornate di campionato, ovvero tra Mihajlovic, Vigiani e il primissimo Motta, rimase in campo per 177’, frutto di sette spezzoni di partita e una sola da titolare (con la Fiorentina al Dall’Ara, vittoria per 2-1). L’Aebischer di quest’anno, viceversa, di minuti in campionato ne ha già collezionati 642 e titolare lo è stato sempre a eccezione, per l’appunto, della sfida con l’Empoli. Siamo solo a ottobre ma per lui Thiago ha già esaurito gli aggettivi, svariando da fantastico a eccezionale, ma soprattutto lodandone la sana attitudine a saper leggere in anticipo le giocate di compagni e avversari, dote che un ex centrocampista essenziale e geometrico come Motta stima quasi per affinità genetica.

In questi giorni Aebischer si gode la nazionale (domenica sfida la Bielorussia), della quale però, a differenza di quanto accade nel Bologna, non è un pilastro. Dal suo debutto con la Svizzera, novembre 2019, delle 14 volte in cui è stato impiegato solo in una circostanza ha vestito la maglia titolare. Ma il soldato Michel non dispera, forte della fiducia in rossoblù di quel Thiago che oggi a Casteldebole ricomincia a lavorare con ciò che resta del Bologna senza i dodici nazionali.

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