Motta, è un Bologna da Champions. Mou vuole Roma: "Io non vado via"

L’allievo supera il maestro del triplete, il portoghese sul rinnovo: "Se ci separeremo, non sarà per mia scelta"

di GIANMARCO MARCHINI -
18 dicembre 2023
Motta, è un Bologna da Champions. Mou vuole Roma: "Io non vado via"

Motta, è un Bologna da Champions. Mou vuole Roma: "Io non vado via"

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ROMA

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(4-2-3-1): Ravaglia, Posch, Beukema (13’ st Lucumì), Calafiori, Kristiansen (30’ st Lykogiannis); Freuler, Moro (30’ st Aebischer); Ndoye, Ferguson (42’ st Fabbian), Saelemaekers (42’ st Urbanski); Zirkzee. All.: Thiago Motta

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini (37’ st Celik), Llorente (19’ st Azmoun), Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Pellegrini (37’ st Pisilli), Spinazzola (1’ st Renato Sanches, 19’ st Bove); Belotti, El Shaarawy. All.: Mourinho

Arbitro: Guida di Torre Annunziata

Reti: 37’ pt Moro; 4’ st Kristensen (aut.).

Note: ammoniti: Saelemaekers, Llorente, Beukema, Pellegrini, Ferguson, Freuler, Paredes, Bove. Angoli: 4-0 per la Roma. Recupero: 1’; 4’.

La Roma brancola nel buio totale senza le stelle Dybala e Lukaku. Il Bologna brilla a prescindere da chi gioca. In fondo è tutta qui la sintesi del 2-0 del Dall’Ara, maturato nel giorno del ricordo di Sinisa Mihajlovic, con la moglie Arianna e i figli a raccogliere l’abbraccio di una città che mai dimenticherà il gigante serbo, figuriamoci dopo un anno. Vincono i rossoblù ed è una sorta di passaggio di consegne generazionale tra il maestro Mourinho e l’allievo Thiago. Hanno condiviso l’epopea dell’Inter del triplete, e fino a ieri condividevano anche il quarto posto. Ora l’allievo ha messo la freccia, con il maestro che lo guarda come un padre osserva il figlio andare incontro al futuro. "Thiago sarà sempre un mio bambino: sta facendo un lavoro fantastico e ha una visione fantastica del calcio", dice ’il fu Special One’. Parole che suonano di investitura. La strada si apre tutta a Thiago. A Josè, invece, basterebbe restare dove sta. "Vorrei continuare con la Roma, ma non posso aspettare giugno. Sono disposto a rivedere il progetto, a ripartire dai giovani".

Il Bologna, invece, da tempo coltiva un’idea di calcio innovativa e ora sta raccogliendo i frutti. Il quarto posto solitario è mano di Thiago, un tecnico destinato a incendiare il mercato delle panchine. Totale la lezione impartita alla Roma, domata e battuta con la facilità di un’amichevole di mezza estate. Come i sogni shakespeariani che, gara dopo gara, stanno diventando realtà. Se fino a poche settimane fa l’Europa era una parola da bisbigliare sottovoce, ora suona persino riduttiva. Bisogna parlare di Champions, perché dopo 16 giornate i rossoblù hanno dimostrato di meritarsi l’attico della classifica. Sono solidi dietro, dove ieri c’era Ravaglia a difendere i pali di Skorupski, spodestato per scelta tecnica (e non solo). In mezzo hanno la quantità di Freuler e la classe di Ferguson e Moro, ieri autore dell’1-0 al culmine di un’azione tutta verticale. E davanti hanno Joshua Zirkzee, un altro che ci stancheremo di leggere nei titoli di mercato. Se non segna, ispira. Avvisate l’Atalanta per sabato.

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