Musica da Champions. Il tifoso incanta il ritiro: "Il mio clarinetto suona per il Bologna"

Cesare Marchetti ha allietato il ritiro con la sinfonia della Coppa "Mi sono appena diplomato e ho deciso di andare subito a Valles".

25 luglio 2024
Musica da Champions. Il tifoso incanta il ritiro: "Il mio clarinetto  suona per il Bologna"

Cesare Marchetti, musicista

dall’inviato

Gianmarco Marchini

VALLES (Bolzano)

Succede solo a Valles, che a un certo punto, tra un urlo e un altro di Italiano, dalla tribunetta del campo centrale mentre si sta allenando il Bologna, parta una melodia dolce. Musica per le orecchie dei tifosi: la musica della Champions. A suonarla (con l’aiuto di spartito e amplificatore) un clarinetto, quello di Cesare Marchetti da Sasso Marconi: ventiquattro anni da fare e un diploma al Conservatorio Rossini di Pesaro appena preso. E lui, invece, di volare al caldo di qualche spiaggia per festeggiare tra spritz e tormentoni estivi come un suo coetaneo qualunque, che cosa fa? Prende una tenda e sale sui monti della Val Pusteria. Per amore solo per amore.

Cesare, come nasce questa idea?

"Sono tifosissimo rossoblù e avevo già suonato fuori dai cancelli di Casteldebole dopo la qualificazione in Europa (De Silvestri immortalò tutto su Instagram, ndr). Ho pensato: perché non rifarlo in ritiro? Due settimane fa mi sono diplomato, così ho deciso di passare i primi giorni di vacanza con il mio amato Bologna. I miei amici mi hanno detto che sono un pazzo".

Bello l’inno, ma c’è una Champions da giocare, senza Calafiori e Zirkzee?

"Dispiace tanto per i loro addii, ma sono fiducioso: credo tanto in Santi Castro. Il mio sogno sarebbe arrivare agli ottavi. Però non ci lamentiamo: giocheremo sicuramente otto gare, e non sei come un tempo, è una fortuna".

Quando nasce la sua passione per il Bologna?

"Con il gol di Marazzina in finale contro il Pisa (1 giugno 2008, ndr) che ci riportò in A: in quell’anno con mio padre e mio fratello avevo iniziato ad andare allo stadio, poi ho sempre fatto l’abbonamento. Negli anni a Pesaro, ogni volta che riuscivo, tornavo a vedere le partite".

Quanto resterà a Valles?

"Starò tre giorni: suonerò l’inno della Champions mentre il Bologna si allena o gioca le partite. Suonerò fino a quando non riceverò una maglia firmata da tutta la squadra".

Cosa vuol fare da grande?

"Continuerò i miei studi con una specializzazione il prossimo anno al conservatorio di Lugano. Lì c’è un maestro di clarinetto molto bravo. Il mio grande obiettivo è entrare in un’orchestra: nei prossimi anni farò audizioni un po’ in tutta Europa. Chiaro che il sogno può essere il teatro alla Scala di Milano. Ma anche l’orchestra del teatro Comunale di Bologna: è una delle migliori in Italia".

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