Nel conto dei gol è Orso uber Haller. L’esterno meglio dell’eroe del 1964

Cinque reti nelle ultime cinque uscite: Riccardo è il capocannoniere del Bologna e il miglior azzurro

di MASSIMO VITALI -
16 febbraio 2024
Nel conto dei gol è Orso uber Haller. L’esterno meglio dell’eroe del 1964

Nel conto dei gol è Orso uber Haller. L’esterno meglio dell’eroe del 1964

Il calcio è un mistero buffo che declinato da Motta (e talvolta dal fato) può diventare un mistero affascinante. La scorsa estate, fino a quando Dominguez non si avvicinò a grandi falcate al Nottingham Forest, nell’infinita telenovela sul rinnovo di contratto di Nico e Orso chi era nella testa dell’allenatore quello da sacrificare e quello viceversa da blindare?

Risposta facile: per Thiago l’irrinunciabile era Dominguez e il sacrificabile Orsolini. Poi Nico è approdato in Premier (fin qui 15 presenze, 2 gol, un assist e squadra a due soli punti dalla zona retrocessione), Orso il 24 agosto ha firmato il prolungamento di matrimonio col Bologna fino al 2027 e oggi di quel Bologna è diventato uno dei simboli più belli e sfrontati, nonché il capocannoniere.

Dov’è la notizia? Da quando arrivò nel gennaio 2018 a Casteldebole, eccezion fatta per un periodo iniziale di ambientamento, il ragazzo di Rotella ha sempre saputo ritagliarsi, a suon di gol, uno spazio al centro della scena. Donadoni non fece in tempo a goderselo, Pippo Inzaghi provò a cucirgli addosso l’improbabile ruolo di mezzala (cambiare il ruolo ai giocatori riesce solo ai più illuminati: vedi Motta), Mihajlovic ne esaltò le doti di bomber e Motta ha ereditato la dote, non smettendo mai, come faceva Sinisa, di usare con lui bastone e carota, provando pure a spostarlo sulla corsia sinistra (giammai!), ma alla fine arrendendosi all’idea che imbrigliare la sana follia di Orsolini sarebbe solo controproducente.

Da qui a smettere di cazziarlo ce ne passa. Il ‘premio’ al gol di Cagliari sono state le panchine con Milan e Sassuolo. Pur panchinato l’Orso ha graffiato col gol su rigore ai rossoneri in quel di San Siro, a cui ha fatto seguito la doppietta al Lecce e il sigillo pesantissimo con la Fiorentina. La somma fa 5 gol nelle ultime 5 partite, che uniti ai 4 segnati prima fanno di lui, a quota 9, il capocannoniere della squadra.

Con la rete ai viola Orso però ha fatto di più: ha percorso un altro passo significativo sulla strada del Storia, quella con la ‘esse’ maiuscola. Helmut Haller, uno degli eroi dell’ultimo scudetto, in campionato si fermò a 48 reti: con il gol di mercoledì sera Orso ha messo la freccia sul tedesco issandosi a quota 49, al diciassettesimo posto della graduatoria assoluta.

L’accostamento è quasi irriverente, non foss’altro che per i ruoli, assai differenti. Però è divertente notare come i cammini da bomber del tedesco e dell’ascolano siano quasi perfettamente sovrapponibili: 58 reti complessive in 208 gare ufficiali (coppe comprese) realizzò Haller contro le 55 in 205 partite di Orsolini. A proposito di gol: con 9 centri Orsolini è, insieme con Berardi, l’italiano più prolifico in serie A. Sarebbe quantomeno strano che non ne tenesse conto Luciano Spalletti al prossimo giro di convocazioni azzurre.

L’Italia a fine marzo sfiderà il Venezuela (giovedì 21) ed Ecuador (domenica 24) nella tournée americana. L’Orso d’America non può non trovar posto nell’agenda del ct.

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