No gerarchie: così con la roma lukasz è finito in panchina. Skorupski come Arna. Ravaglia preferito per scelta tecnica

Thiago Motta non fa eccezioni: nessun ruolo è intoccabile, neppure quello del portiere. Ravaglia titolare contro la Roma, dimostrazione della fiducia del tecnico rossoblù nei suoi mezzi. Nessuno è al di sopra della legge di Thiago: sei al cento per cento, rendi e alleni al massimo, altrimenti la panchina.

19 dicembre 2023
Skorupski come Arna. Ravaglia preferito per scelta tecnica

Skorupski come Arna. Ravaglia preferito per scelta tecnica

Thiago Motta non fa differenze. Non esistono intoccabili e non esistono ruoli che valgano eccezioni: neppure il portiere. Vedere per credere la presenza tra i titolari di Ravaglia contro la Roma. E’ fin dall’estate che da Casteldebole filtrano notizie su quanto il tecnico abbia spinto per trattenere il classe ‘99 cresciuto a Casteldebole, credendo nei suoi mezzi, dopo averne monitorato i progressi nella seconda parte della scorsa stagione, quando era rientrato dal prestito alla Reggina, dove pure era scivolato nelle gerarchie da titolare a riserva. Scelta vincente, ancora una volta, come quasi sempre capita al tecnico rossoblù. Dentro con la Roma e come l’abbia presa Skorupski per Motta non è un problema. D’altronde, gli esempi sono numerosi: ha relegato spesso Arnautovic in panchina nella scorsa stagione, perché non al meglio o perché in allenamento non si esprimeva come richiesto. E solo dall’inizio di quest’anno la panchina per scelta tecnica è già toccata a diversi elementi che sulla carta sarebbero dovuti essere intoccabili: da Posch a Lucumi, da Freuler a Orsolini, fino a Karlsson e capitan Aebischer. Anche Skorupski ha toccato con mano la legge di Thiago: sei al cento per cento, ti alleni al massimo e rendi, allora vai in campo, ma se cali o il tuo compagno rende di più, ti accomodi in panchina. Nessuno viene prima della legge del campo e della legge di Thiago ed è così che il tecnico ha conquistato l’assoluta fiducia del gruppo. L’avvicendamento Ravaglia-Skorupski è stata scelta tecnica, assicurano dal centro tecnico: dettata dal fatto che Ravaglia, nelle ultime settimane, fosse apparso più a suo agio e più convinto nell’impostazione con i piedi dal basso, pronto a rischiare di più nel cercare il mediano basso o i laterali anche sotto il pressing avversario, più preciso.

Perché il ruolo del portiere, nel calcio del tecnico, non sta solo nelle parate tra i pali che Skorupski ha sempre garantito, come raccontano i 6 clean sheet (partite concluse senza reti al passivo) stagionali del polacco, quarto nella speciale classifica dietro a Sommer (11), Szczesny (8) e Milinkovic Savic (8). Vuole tutti sul pezzo, tutti pronti a pretendere qualcosa in più da sè, Motta. E ora pure Skorupski sa di dover alzare il livello. Anche perché Ravaglia si è fatto trovare pronto, mettendoci pure un paio di parate provvidenziali. Lui che contro la Roma aveva esordito il 13 dicembre 2020 incassando 5 reti, ha potuto prendersi la sua personale rivincita.

Marcello Giordano

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