Orsolini, cinquanta sfumature d’azzurro. Ancora in doppia cifra e con vista sull’Europeo

Sono tante le reti realizzate dall’esterno in serie A con la maglia del Bologna. E si accende il confronto con il rivale di ruolo Chiesa .

di MARCELLO GIORDANO
3 aprile 2024
Orsolini, cinquanta sfumature d’azzurro. Ancora in doppia cifra e con vista sull’Europeo

Orsolini, cinquanta sfumature d’azzurro. Ancora in doppia cifra e con vista sull’Europeo

L’Europa: con il Bologna prima e con la nazionale poi: ecco l’obiettivo di Riccardo Orsolini. Il Bologna ha spiegato le ali, la fuga per la Champions è lanciata: sotto il segno di Alexis Saelemaekers e di Riccardo Orsolini.

E’ stato quest’ultimo a stappare il match con il Salernitana: dribblig e tiro a giro sul secondo palo: cinquantesimo gol in serie A per il numero 7 rossoblù e cinquantaseiesimo da quando è sotto le Due Torri. Con quello segnato nel lunedì Pasquetta, Orsolini è salito a un solo gol di distanza da Helmut Haller.

E’ diciannovesimo nella classifica all time dei marcatori rossoblù, ma è il quarto, dietro a Beppe Signori (84), Claudio Bellucci (77) e Di Vaio (66), considerando i calciatori nati nel dopo uerra.

Di più. Considerando solo le stagioni in serie A e togliendo a Bellucci i 44 gol segnati in serie B, Orsolini sale sul terzo gradino del podio dei migliori cannonieri rossoblù nella massima serie di epoca moderna. Questi i numeri e non sono terminati. Quella segnata alla Salernitana è stata la decima rete stagionale di Orso, tutte realizzate in campionato: il che significa che dopo le 11 del torneo scorso, il numero 7 è salito in doppia cifra in campionato per la seconda stagione consecutiva, con 8 partite a disposizione per migliorare il record. E’ il terzo rossoblù (italiano) a ottenere la doppia cifra per due anni consecutivi dopo Beppe Signori e Marco Di Vaio.

Lo scorso anno, con 11, risultò il terzo miglior marcatore italiano della serie A, dietro a Immobile e Berardi (12), tredicesimo cannoniere della serie A. Quest’anno è nella top ten, in posizione numero 8 insieme con Kvaratskhelia, Lukaku, Soulè, Zirkzee, Zapata e Thuram, a un solo gol di distanza da Gudmundsson, Koopmeiners e Osimhen: in corsa per la top five, dunque.

Soprattutto è il miglior marcatore italiano di questo campionato, davanti a Pinamonti e Berardi (9), Bonaventura (7), Lucca (7), Pellegrini (7), Scamacca (7) e Immobile (6). E’ davanti pure a Federico Chiesa (7), con cui ha condiviso la maglia azzurra ai tempi dell’Under 20, quando Orsolini vinse la scarpa d’oro (il titolo di capocannoniere) del mondiale di categoria. La Juventus scommise su entrambi: prima su Orsolini, acquistato dall’Ascoli nell’estate del 2017, girato in prestito prima all’Atalanta e poi al Bologna, che lo riscattò per 15 milioni.

E nel 2020 su Chiesa, acquistato dalla Fiorentina con la formula del prestito oneroso biennale a 10 milioni, con riscatto a 40 e altri 10 di bonus. Ora eccoli lì, faccia a faccia, Orsolini e Chiesa: entrambi in corsa per il terzo posto in campionato e per la Champions e per la maglia azzurra.

Parabole diverse, ma ora i due sono allo stesso punto del percorso, con Orso che ha recuperato il terreno che pareva perduto. Il Bologna ha creduto in lui, lo ha coltivato e aspettato. E in estate, ha strappato il rinnovo a 2 milioni netti, per convincerlo a firmare e a ignorare la corte della Lazio, che gli offriva 1,5 più bonus e attendeva l’ok per sedersi al tavolo a trattare con il Bologna per regalarlo a Sarri.

Il Bologna se l’è voluto tenere stretto, pur sapendo che Orsolini avrebbe rappresentato il nuovo standard di stipendio per i migliori: tetto al quale bisognerà fare riferimento per eventuali trattative di adeguamento con Ferguson, Calafiori e Zirkzee.

Orso ha ripagato: miglior marcatore della squadra al pari di Zirkzee, gol alla Salernitana di ritorno dalla nazionale e dall’assist in maglia azzurra. Gol per la Champions e per la nazionale, con l’Europa nel mirino: su ambo i fronti.

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