Orsolini vestito d’azzurro. Politano deve fermarsi E il ct telefona al rossoblù

L’esterno di Motta riabbraccia la Nazionale dopo un digiuno di quasi tre anni. Un’iniezione di fiducia ed entusiasmo in vista delle prossime gare.

di MASSIMO VITALI -
11 settembre 2023
Politano deve fermarsi  E il ct telefona al rossoblù

Politano deve fermarsi E il ct telefona al rossoblù

di Massimo Vitali

Il calcio è come la vita: quello che con una mano ti toglie a volte con l’altra te lo restituisce. A Orsolini nove giorni fa col Cagliari la serata era andata di traverso, perché dopo la panchina decisa un po’ a sorpresa da Motta ci si era messo di mezzo, una volta entrato in campo, il rigore spedito sulla traversa.

Ieri invece per Orso è stata la domenica del grande risarcimento. Quando in tarda mattinata gli ha squillato il cellulare quasi non voleva crederci: era il neo ct azzurro Luciano Spalletti che gli comunicava la chiamata-lampo in nazionale. Con Politano messo ko sabato notte a Skopje da un risentimento al polpaccio la Nazionale azzurra torna così a spalancare le porte all’attaccante rossoblù, la cui ultima apparizione in campo con l’Italia allora allenata da Roberto Mancini risale al novembre 2020: Italia-Lettonia 4-0 a Firenze. In quella circostanza Orsolini era entrato nel secondo tempo lasciando la firma di un gol.

Anche nel suo unico precedente in azzurro, nel 9-1 con l’Armenia di Palermo datato 18 novembre 2019, Orsolini era andato a segno. Due volte in campo e due volte in gol. Può essere che sia un ragionamento che dopo il ko di Politano abbia fatto anche Spalletti, per un’Italia che domani notte a Milano con l’Ucraina avrà un disperato bisogno di gol per non complicarsi ulteriormente la vita nel percorso di qualificazione ai prossimi Europei.

Sta di fatto che ieri mattina Orsolini appena ha ricevuto la lieta novella nella sua casa di Casalecchio di Reno si è messo in macchina puntando dritto verso Milanello, dove si è già aggregato alla comitiva azzurra.

Felice come una Pasqua, o più semplicemente come uno che ritrova l’azzurro dopo quasi tre anni. Perché Spalletti in emergenza ha chiamato lui e non Berardi?

Per lo stesso motivo per cui il neo ct azzurro non aveva inserito l’attaccante del Sassuolo nella lista dei convocati alla vigilia delle due sfide con Macedonia e Ucraina. Da una telefonata con il tecnico del Sassuolo Dionisi (rivelata dallo stesso allenatore del Sassuolo) Spalletti aveva appreso che, a dispetto della doppietta segnata col Verona, Berardi non era ancora al top della condizione.

In teoria potrebbe valere anche per Orsolini, che ha passato l’estate a duellare con un infiammazione addominale che gli ha fatto saltare il ritiro di Valles. Ma la miglior benzina, si sa, è l’entusiasmo. E la chiamata a sorpresa di ieri ha sicuramente caricato a mille il ventiseienne di Ascoli, che col Bologna ha appena firmato il rinnovo di contratto. Giorni decisamente da ricordare.

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