Thiago, futuro scuro . Il pressing di Bologna. Lui vuole rimandare alla prossima settimana

Di Vaio: "Faremo di tutto per trattenerlo". Oggi può vedere Joey

di MASSIMO VITALI -
15 maggio 2024
Thiago, futuro scuro . Il pressing di Bologna. Lui vuole rimandare alla prossima settimana

Thiago, futuro scuro . Il pressing di Bologna. Lui vuole rimandare alla prossima settimana

Se solo potesse, in questi giorni anche la statua del Nettuno si schioderebbe dal piedistallo in cui nel Cinquecento la collocò il Giambologna, scenderebbe sul selciato della piazza e ti sussurrerebbe all’orecchio la domanda che in città si fanno tutti: che cosa farà Thiago?

Il futuro di Motta, ora che la qualificazione alla Champions è già nella bacheca di Casteldebole e battere la Juve lunedì notte al Dall’Ara sarebbe la fatidica ciliegina sulla torta, è l’argomento che tiene banco più di ogni altro, oltre a tenere col fiato sospeso proprietario, dirigenti rossoblù e un popolo, quello rossoblù, che è tornato a sognare in grande e che proprio sul più bello non vorrebbe svegliarsi ‘scoprendo’ di aver perso l’uomo che di quel sogno è stato probabilmente il principale artefice. Anche ieri al ‘Galli’ Saputo e la squadra dirigenziale (a parte l’ad Fenucci in missione istituzionale a Roma per la finale di Coppa Italia) erano al loro posto nei rispettivi uffici, a differenza di Motta, assente giustificatissimo insieme ai suoi calciatori.

L’appuntamento per la ripresa degli allenamenti è fissato per questa mattina e chissà che per una volta, nonostante il prossimo avversario si chiami Juventus e sul piatto ci sia la difesa del terzo posto, Thiago non faccia un’eccezione alla regola del ‘pensiamo solo solo alla prossima partita’, magari abbozzando una chiacchierata con Saputo. La partita del futuro, anche se pensarlo è poco mottiano, vale molto più di quella con la Juve: specie se c’è una stagione in Champions da programmare, con tutti gli annessi e connessi.

La verità è che tutta Bologna è in pressing, non solo i dirigenti che ieri sono tornati a parlare per bocca di Marco Di Vaio. Questo il messaggio del diesse rossoblù a ‘Tutti convocati’ su Radio 24: "Faremo di tutto per trattenere Motta: la nostra volontà è ben chiara, aspettiamo solo di sederci al tavolo con lui. Ci sono argomenti importanti da mettere su piatto per continuare con noi, ma rispetteremo la sua volontà. La prima cosa che mi sento di fare è comunque ringraziarlo per quello che ha fatto per il Bologna, per la sua serietà, per i metodi del suo gruppo di lavoro. A Bologna è anche migliorato, ha cambiato il suo modo di giocare, riuscendo a valorizzare tutti i calciatori". Un inevitabile elogio, con quel "rispetteremo la sua volontà" che sa più di diplomazia che di resa all’idea della separazione. Del resto il pressing di Bologna, e non solo di Casteldebole, su Thiago è asfissiante da settimane, ovvero da quando la qualificazione alla Champions League è diventato un obiettivo realistico: figurarsi adesso che quel sogno è diventato realtà. I bolognesi sono i primi a non accettare l’idea di doversi separare dall’uomo che li ha condotti per mano lungo un sogno lungo nove mesi. E sono gli stessi che vivrebbero come un colpo basso lo scenario di un Motta neo allenatore dell’invisa Juve. Della serie: se proprio hai deciso di andare vai, ma non su quella panchina. Perfino i dirigenti starebbero tentando una manovra a tenaglia con gli uomini del suo staff, per provare a far breccia nel muro dell’insondabile Thiago. Chi vivrà vedrà.

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