"Thiago Motta spera nel vero Freuler: la Svizzera attende tre punti"

In questa notte, Remo Freuler, centrocampista del Bologna, è chiamato a un tour de force con la Svizzera per ottenere l'aritmetica certezza di partecipare agli Europei del 2024. Motta si fida ciecamente di lui e spera che possa ritrovare la forma giusta per segnare il suo primo acuto in rossoblù.

di MASSIMO VITALI -
15 novembre 2023

Remo Freuler, 31 anni: con quella di oggi sono 12 gare in 68 giorni (Alive)

Tranquilli: se è vero che la condizione si trova solo giocando Thiago Motta può avere la ragionevole certezza che presto avrà per le mani il vero Freuler. Non che quello che nel suo Bologna è diventato subito un titolare fisso fin qui abbia deluso in toto le aspettative. Ma certo da un centrocampista con il curriculum dell’ex atalantino ci si poteva attendere qualche colpo in più. In compenso questa notte è la Svizzera che si attende molto da Freuler: segnatamente di incamerare i tre punti con Israele, che in classifica insegue a 4 punti dopo il ko di domenica col Kosovo (0-1) per ottenere l’aritmetica certezza di poter salire sull’aereo per gli Europei di Germania 2024. Si diceva della forma da ritrovare giocando. Lo stakanovista Remo potenzialmente ha davanti a sé un autentico tour de force: questa notte Israele, sabato il Kosovo e martedì la Romania. E’ un destino che il centrocampista rossoblù condivide con gli altri due nazionali svizzeri di Motta, ovvero Michael Aebischer e Dan Ndoye. La differenza rispetto ai due connazionali è che Freuler della Svizzera di Yakin è un punto fermo mentre nelle ultime uscite Ndoye e Aebischer si sono accomodati in panchina.

Va da sé che una vittoria questa notte con Israele alla Pancho Arena di Felcsut, minuscolo comune ungherese a cinquanta chilometri da Budapest che da asilo a una nazionale che dallo scoppio del conflitto con i palestinesi di Hamas non può ovviamente giocare in patria, potrebbe consentire al cittì elvetico Yakin di fare un ampio turnover nelle successive partite, dando più spazio, tra gli altri, proprio a Aebischer e Ndoye. Sta di fatto che dalla sfida in nazionale col Kosovo del 9 settembre (gol e assist, per la cronaca) all’impegno di questa notte con Israele Freuler, mettendo nel conto le 8 presenze da titolare col Bologna, ha giocato 12 partite in 68 giorni. Per uno che se n’è andato dal Nottingham Forest perché aveva voglia di ritrovare stimoli e minutaggio in serie A non è un impegno agonistico da poco. Motta di lui si fida ciecamente e ha apprezzato molto lo spirito con cui un calciatore di 31 anni reduce dalla Premier e dai fasti dell’Atalanta si è calato nel gruppo rossoblù. Dalla prima volta da titolare il 18 settembre al Bentegodi col Verona Motta lo ha fatto partire dall’inizio sempre, con l’eccezione della trasferta di Monza (28 settembre) quando è rimasto in panchina. E’ il Freuler di Bergamo? Ancora no: anche perché giocando in coppia con Aebischer davanti alla difesa le incursioni in area gli sono un po’ precluse. Sta di fatto che il suo primo acuto in rossoblù ancora manca. Anche se già stanotte, beata la Svizzera, può staccare il biglietto per l’Europeo.

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